Domotica con Arduino

@astroz78: ma hai integrato anche il sistema di antifurto/allarmi su ethernet? Immagino che per un antifurto fatto come si deve i sensori debbano essere interrogati ad intervalli molto piccoli e regolari...come fai a garantire tutta la regolarità necessaria se stai usando un TCP o un UDP?

Probabilmente la ethernet è talmente sovradimensionata che regge bene il carico di tutte le comunicazioni però potrebbe anche succedere qualche ritardo inaspettato.

Assolutamente sì...tra l'altro, date le difficoltà che sto incontrando, l'idea di cambiare bus fisico mi è balenata per la mente...peccato che oramai è tardi!

Sui work-around sì avevo sentito che ci sono anche se non ancora ho approfondito la cosa...anche xkè se così non fosse dovrei abbandonare il progetto! Quindi ancora ci credo di riuscire a "stabilizzare" la cosa.

Quando avrò tempo sì, vi farò avere qualche info sul mio progetto, anche se, almeno per oggi, è ancora "incompleto" e estremamente "acerbo"...

...ah...io il protocollo me lo sono inventato...non ho seguito nessuno standard...non ho messo CRC e byte di prefiso con "data length" etc...

  1. sull'affidabilità dei dati mi affido ai controlli che implicitamente prevede il bus Ethernet...sostanzialmente se riesco a scaricare un dato (client.read) quello è...
  2. non prevedo un data lenght in quanto il comando che trasmetto è terminato con un byte che fà da tappo (ovviamente ho dovuto gestire l'escape qualora la maschera di bit che è il "tappo" sia un dato che dovevo trasmettere

@Federico Vanzati:

No, tutti i sensori dell'allarme pervengono tutti direttamente all'Arduino MEGA che li "polla" e gestisce direttamente le uscite di allarme...quindi si potrebbe dire che l'allarme è stand-alone...e realmente oggi è stand-alone, tant'è che non ha ancora l'interfaccia ethernet collegata. Quando avrò tempo porterò avanti il progetto...ma con mooooooolta calma!!! :slight_smile:

L'Arduino MEGA che fà da "core" per il sistema d'allarme sarà sempre stand-alone in quanto volevo affidabilità...l'allarme è in esercizio da 6 mesi e mai un fault.

A questo Arduino MEGA vorrei collegare serialmente un Arduino 2009 con interfaccia ethernet...e servirà solo per poter mandare comandi all'allarme da remoto e/o per interrogare lo stato di alcune porte all'occorrenza, quindi fungerebbe solo da interfaccia con l'esterno, mantenendo integro il funzionamento del cuore del sistema.

Tramite ethernet => arduino 2009 => arduino mega manderò i comandi remoti (es. dal web e quindi da dovunque) per attivare/disattivare l'impianto, per verificarne lo stato, la presenza di allarmi, per leggere quali porte sono aperte e quali chiuse (nemmeno un sensore in casa mia è in serie ad un altro...ognuno singolarmente arriva all'arduino).

Queste informazioni mi serviranno anche per alcune funzionalità estese, es:

  1. con allarme inserito tutte le prese elettriche vengono disalimentate per eliminare gli stand-by dei vari apparecchi elettronici e per mettere i bastoni tra le ruote ad un eventuale ladro che vuole usare attrezzi tipo frullino
  2. se scatta l'allarme oltre a partire la sirena, se è notte l'impianto domotico accenderà tutte le sante luci esistenti in casa (il ladro si sà vuole lavorare al buio) e farà lampeggiare le luci esterne così da attirare ancor di più l'attenzione
  3. ad allarme inserito e a riposo, la domotica di tanto in tanto, con funzioni randomiche e mai uguali, accenderà una luce a caso e poi la spegnerà, magari simulando un percorso (es. bagno, salone, scale, camera) così da far credere che c'è qualcuno in casa

Insomma avete capito il senso???

Sì lo sò, sono fuori di melone!!!!!! ;D

Dimenticavo, l'interfaccia ethernet => arduino 2009 => arduino MEGA (allarme) serve pure per ricevere i token RFID.

Infatti il sistema inseritore dell'allarme ho deciso che saranno dei tag RFID letti dal tag reader innovation ID12 (per ora uso un normale radiocomando 433Mhz)...però questo ID12 sarà connesso non direttamente all'allarme, bensì a un nodo della domotica....esso riceverà il tag e lo sparerà all'indirizzo IP dell'arduino 2009 serialmente connesso all'arduino MEGA...e il gioco è fatto! :slight_smile:

Mm.. ho letto tutto per bene ed ho qualche domanda/dubbio..

Tralasciando il linguaggio.. che forse con i francesismi ha un po' sforato.. IMHO.

  1. Che tipo di allarme hai? Contatti alle porte/finestre, volumetrici, pir, ecc.. Giusto per farmi un'idea del livello..
  2. Mi pare di capire che il tuo sistema non è plug&play; cioè sono le singole prese nei muri che sono accese o spente, se tu dovessi collegare una multipla non potresti comandare le singole prese della multipla?
  3. Hai intenzione seriamente di usare i tag RFID per inserire e disinserire l'allarme??.. che tipo di criptazione userai?.. guarda che basta cercare su youtube "rfid crack" e trovi quanti video vuoi sull'hack di questi sistemi in 5 minuti.
  4. Tutto il sistema mi pare un po' carente in quanto a sicurezza.. basta che qualcuno ti piazzi un logger sulla rete ed impara a comandare tutta la casa. Non prevedi dei firewall o magari un filtro per ogni mac di device connesso?
  5. Come ultima cosa, non ti conveniva prendere un server alla fine? Hai un controllo sul flusso dati, sulla sicurezza, password e quant'altro, hai tutti gli switch che vuoi integrati, quando si guasta qualcosa sai dov'è il problema, non ti serve crearti delle schede shift register, ci sono già fatte con cui puoi pilotare, tramite USB, decine di relè con protocolli sicuri, ecc ecc..

Comunque a grandi linee è quello che sto progettando io (con l'aggiunta di un server centrale), solo che vorrei usare i modem powerline, dato che non posso ricablare la casa (vivo dai miei tra l'altro :wink: ) e poi perchè basta che ogni device abbia un mac e con powerline lo raggiungo ovunque, anche in una presa multipla o dove non ci sia una presa ethernet. IMHO

Ethernet è molto attraente per la bridgabilità (ethernet to powerline to wifi ecc) e per la reperibilità dei materiali, per quanto riguarda i protocolli invece , TCP-IP ci assicura la certezza che l'informazione arrivi a destinazione senza doverci preoccupare del layer sottostante e udp ci consente di avere quella velocità di comunicazione utile in fase di riconoscimento dei nuovi moduli acc...
nulla vieta però di fondere le varie soluzioni all'occorrenza..

Evvai c'è la censura pure sull'arduino forum...vai con la legge bavaglio!!! :slight_smile:

A parte la battuta, non mi pare d'aver offeso nessuno ne' d'aver bestemmiato e quindi aver offeso la sensibilità di nessuno. Ho usato qualche parola che ai bambini di 5 anni dicono essere "parolacce" per enfatizzare qualche frase, ma ho usato parole di uso comune e che si sentono in televisione tutti i giorni e a tutte le ore. Se vogliamo fare chiacchierate tecniche visto che siamo tutti uomini e pure adulti facciamole, ma discutere di un "puttanata" con chi è "bacchettone" a me non và.

Data pubblicamente questa risposta alla tua pubblica "sottolineatura", io ti faccio presente che non tornerò mai + su quest'argomento anche se tu dovessi farlo. Ribadisco che sono qui a parlare di cose tecniche e non a discutere di "fuffa" o a farmi giudicare; se poi il mio linguaggio qui dentro non dovesse essere ben accetto, non mi pongo più di tanti problemi e vorrà dire che smetterò di condividere con voi le mie esperienze tecniche.

Vado per punti alle risposte:

  1. la centrale, come evidenziato sopra, l'ho autocostruita con Arduino Mega. I sensori che ho in giro per casa sono: magnetici di prossimità (i classici REED) su porte e finestre del perimetro; PIR e quindi volumetrici (doppia tecnologia: microonde e infrarossi) per gli ambienti interni. Le sirene ne ho due autoalimentate da esterno: una sulla facciata e una sul retro (e quindi occultata...della serie se mi facessero saltare la prima sirena quella visibile, non potrebbero sapere che entrerebbe in funzione quella occulta); il combinatore anch'esso è comprato e non autocostruito (mi pareva un nodo fondamentale del sistema e quindi volevo fosse certamente affidabile)
  2. non mi è chiaro il tuo concetto: io per ogni scatola murata ho X prese dove X è la capienza massima (es. scatola da 3 con 3 prese, da 6 con 6 prese). Ovvio che se a una presa attacco una ciabatta quella ciabatta sarà alimentata o meno se la presa a cui è collegata è alimentata o meno...altrimenti dovrei "domotizzare" pure le ciabatte... Io mi sono organizzato così...per ogni scatola ho una presa "normalmente aperta" e le altre sono "normalmente chiuse"...quindi nel caso di prima ho 1 NA e 2 NC che posso comandare. Quindi alla presa NA posso dare o togliere corrente, alle 2 NC posso togliere o ridare corrente (le 2 NC sono in parallelo...cioè il caso di prima mi impegna 2 relè)
  3. come il tag reader possa essere "brutalizzato" non lo sò. Se si tratta di apparati che fanno un brute force dei codici, ovviamente gestirò un numero di tentativi dopo i quali il sistema và in blocco di fatto impedendo al sistema brute-force di fregarmi; se si tratta invece di apparati che copiano il codice della mia chiave, prima mi devi avvicinare e leggere il codice...
  4. assolutamente no. I nodi della domotica sono in rete locale LAN, tra la mia LAN ed Internet (WAN) c'è un bel doppio NAT...se riesci a bucare due apparati ed entrarmi nella rete locale LAN per sniffare il traffico che c'è in rete per accendermi o spegnermi la luce ti autorizzo a fregarmi tutto (e cioè niente visto che in casa non ho alcun Picasso...al massimo mi freghi le centraline domotiche e la TV :P). L'unico modo di accedere al mio impianto domotico è la WebAPP che è esposta sulla WAN...questa WebAPP sarà opportunamente protetta con un sistema di autenticazione e sarà su server Apache SSL.
  5. server? Cioè io spingo il bottone, al server viene comunicato l'evento e lui si occupa di invocare il relè per accendere la luce o la caldaia? Assolutissimamente no...se per server intendi un PC (che sia linux o windows)...un sistema del genere non è un sistema real-time...e se si inchioda il server e se stà a fà la "pulizia della scrivania" o l'aggiornamento dell'antivirus e ci mette un quartodora a rispondere? Ma manco per niente. Diverso sarebbe se il dispositivo "server" (che io nella mia testa chiamo "orchestratore") fosse un dispositivo anch'esso real-time (caso di prima sull'architettura master/slave)...ma ho già espresso le mie perplessità sul modello.

Le schede USB con i relè le ho già viste, ma non fanno al caso mio...il mio progetto prevede dei PLC Arduino che comandano i Relè e non un PC...e la porta USB di Arduino non è una porta Host, bensì una porta che simula una seriale x la connessione al PC...!!! E poi io ho preso schede con 10 relè che ho pagato 30 Euro circa (relè da 10A) con tanto di scatola per barra omega, la scheda shift register l'ho autocostruita con circa 3/4 euro di spesa a scheda. Di quelle schede, la più economica che ho trovato, stà sui 50 Euro e con 8 relè.

La scheda shift register mi è necessaria in quanto dovrò gestire circa 30/40 relè per ogni nodo e, quindi, non ho sufficienti pin di output sull'arduino.

Il powerline, come ho già detto sopra, è un sistema valido per la comunicazione ethernet, ma cmq ha un costo molto elevato rispetto al cablaggio e ai classici switch, ma certo se non si può sfasciare tant'è! :slight_smile:

@brainbooster: esatto! Il mio protocollo si basa su comunicazione tramite socket TCP...che puntualmente si impallano però :frowning:

Astroz,
può essere un'idea x te usare il protocollo BAC?

funzionerebbe particolarmente bene su rete Ethernet!

Intanto sta emergendo che qui le necessità da coprire sono:

  • Ethernet (vantaggio: A/V)
  • Powerline (non ricablaggio)
  • RF
    Quindi Arudino dovrebbe un po' fare il bridging tra queste ma anche un po' il nodo (ricetrasmettitore RF, gruppo sensori ambiente, incluso impianto sicurezza? ci stiamo con i costi?)

Astroz, non voglio soffocarti con le richieste, ma mi sempre al momento la soluzione più concreta che abbiamo, pcon cui partire per dei ragionamenti...
Ciao
Stefano

PS x ASTROZ sempre nel tutorial che ti chiedevo (ho pensato che per velocità potrbbe essere un filmato esplicativo), potresti postare la distinta materiali, prezzi indicativi e magari fornitori (pref su internet)? Potrebbe essere un modo anche per iniziare a confrontare i costi delle varie soluzioni!

PS2 Il progetto CARACA lo conoscete? Che vi pare?

Salve a tutti, sono un sistemista/programmatore ed è ormai un po' che bazzico nel mondo dell'elettronica per semplice passione.
Comprato l'arduino mi sono subito divertito un mondo, ed ora che ho la possibilità di testare tutto a casa della mia ragazza la voglia di domotica è tanta.
Premetto che per motivi di lavoro ho già usato arduino in combinazione con un server di telecamere con un'ethernet shield e vi assicuro che l'implementazione funziona ed è stabile, basta avere un po' di accortezza con i tempi.

Visto che è il mondo che conosco meglio suggerisco anch'io l'ethernet, quindi se avete domande cercherò di essere d'aiuto.

Prima nota, visto che per l'arduino 100mbit è più che sufficente suggerisco che il cavo possa essere usato per l'alimentazione della scheda stessa ed abbiamo anche altri due cavi rimanenti per esempio per un possibile sensore i2c o 1-wire.

Per quanto riguarda la sicurezza, vi garantisco che nessuno hacker cercherà di entrare da internet in casa vostra per accendervi la luce di casa. Un buon router fa già tanto.
Invece il problema è tutto cio' che è wireless, le reti wifi con sicurezza wpa sono già cadute con attacchi brute force (accidenti alle schede video) e le wep non ne parliamo...
Pero' una volta entrato dovrà capire il protocollo arduino usato da noi e poi cosa' ci farà???? al massimo vi ciula la banda per scaricare, stop.
Per quanto riguarda l'rfid è una delle cose più facili da beccare, prima se uno ti voleva entrare in casa ti doveva fare il calco delle chiavi, ora teoricamente basta avvicinarsi al tuo portafoglio con uno scanner, prende l'id, lo programma su una chiave ed entra in casa tua.
Ma visto che non siamo in un film di James Bond non credo che sia una cosa di "normale amministrazione" a meno che non abbiate quadri di estimabile valore in casa...

Scusate la lunghezza del post, spero di esservi stato d'aiuto.

p.s.

mi sono dimenticato una domanda da farvi. visto che di negozi ce ne è a migliaia, quali mi suggerite per ordini corposi???

p.p.s.
sto studiando un modo per leggere i consumi della casa, tralasciando il modo semplice di contare gli impulsi del contatore enel che ho troppo lontano, volevo provare a costruire questo: http://openenergymonitor.org
e comprare il sensore qui : http://www.seeedstudio.com/depot/noninvasive-ac-current-sensor-30a-max-p-519.html?cPath=84_91
quando mi arriva il tutto vi informero' sui progressi fatti.

Quindi per l'acesso a casa, meglio un sistema di lettura e riconoscimento d'impronte digitali ...
http://www.conrad.de/ce/de/product/751633/Fingerprint-Zugangssystem-FP260: 99? per un sensore impronte...

AGGIORNAMENTO: internet0

Chip Ethernet a costi estremamente bassi pensato per building automation

@astroz78:
[Inizio OT]
:o :o
L'unica risposta che mi viene in mente al tuo soliloquio sulla censura e altre cosucce è: meglio scrivere da sobri! :wink:

Questione chiusa, la mia era un'osservazione genuina e non censurante, non era una pretesa di adeguamento.. la faccia, ehm, il nickname è il tuo.

[Fine OT]

  1. Cavolo, quindi l'Arduino Mega riesce a reggere tutti quei sensori.. ottimo a sapersi, dato che ho intenzione di fare una cosa simile!
  2. Sì ok, allora avevo capito. Io vorrei riuscire a rendere plug&play anche le ciabatte però.. devo capire come..
  3. Eh ti consiglio di guardarti qualche info al riguardo. Purtroppo con gli RFID il pericolo maggiore è il cloning, dato che sono in uno stato di trasmissione perenne. Con poco materiale si può costruire un'antenna RFID che legge fino a qualche metro e che sta in uno zainetto o una borsa, quindi passandoti a fianco il tuo tag sarebbe immediatamente clonato. Lo sò perchè volevo togliere la chiave allo scooter e metterci un Arduino con un tag RFID, e mi sono informato bene.
    Il consiglio migliore è tenerlo in una bustina schermata, di quelle per i cellulari per proteggerli dai campi elettromagnetici intensi, e tirarlo fuori all'occorrenza.
    Per il brute force, hai risposto da solo perfettamente, il blocco sui tentativi è il sistema più semplice e più efficiente.
  4. Bè ok, mi sembra che anche qui sei piuttosto protetto (almeno contro hackeraggi medi.. essere in una NAT non è sempre sinonimo unico di sicurezza.. conta che con qualche script replicativo che si installa sul firmware si può fare tutto..), rimane solo il rischio di un logger sulla LAN interna.. ma allora a quel punto qualunque sistema è insicuro. :wink:
  5. Bè per accendere una luce il server servirebbe solo da filtro tra internet e relè, quando sei in casa ci vorrebbe una linea diretta, come hai fatto tu, ma per tutte le altre trasmissioni è molto comodo. Puoi collegare qualunque apparecchiatura commerciale senza bisogno di studiare l'output. Cioè se un domani vuoi integrare una telecamere IP la attacchi al server e funziona subito, se usi degli Arduino devi interfacciarti.. non è la cosa più umana del mondo. Mi pare che il sistema Multi-master vada bene quando si tratta di sensori ed operazioni comuni, ma se dovessimo integrare altri sistemi, un po' più avanzati e multimediali, nella casa comincia a mostrare le sue crepe, che sò.. touchscreen per la lista della spesa, o per le ricette, lettore di codici a barre per i prodotti acquistati, NAS per i film e la musica da diffondere in casa, stampanti, proiettori, telecamere IP, fax, cellulari, rover droni che girino per casa, elettrodomestici di vario tipo, ecc ecc.. :wink: :smiley:

@elminister:

Per quanto riguarda la sicurezza, vi garantisco che nessuno hacker cercherà di entrare da internet in casa vostra per accendervi la luce di casa.

Bè se hai collegato anche il sistema di sicurezza della casa alla rete.. :wink:

[edit]Invece il problema è tutto cio' che è wireless[/edit]
Stra concordo!!

Ma visto che non siamo in un film di James Bond non credo che sia una cosa di "normale amministrazione" a meno che non abbiate quadri di estimabile valore in casa

Ascolta dove si spinge la "normale amministrazione" dei ladri oggi giorno.. ho collaborato con una ditta di antifurti satellitari/gsm, di cui non posso fare il nome, sia per casa, sia per auto. Le assicurazioni sempre più spesso offrono un pacchetto di sconti a chi installa un sistema satellitare in comodato d'uso sulle auto o per nelle case, così il livello di chi vuole rubare anche una Punto (è un esempio, non voglio insinuare nulla sulla Punto) o in un normale appartamento con 2 pc, una tv, uno stereo e qualche gioiello, è aumentato.
Arrivano con uno scanner di frequenze gsm, un jammer, entrano in macchina come di consueto, scatta l'allarme, aprono il cofano, fanno fuori la sirena o il cavo portante del segnale d'allarme, se una macchina ha l'immobilizer hanno dietro centralina e nottolino di riserva, collegano tutto, arrivano al primo garage, la ripuliscono, e poi arrivano al garage di stoccaggio tranquillamente, magari cambiando targa e con documenti nuovi.
Tutto il lavoro sulla macchina dura 10 minuti, esclusi i 15/20 minuti di scanning intorno al veicolo.
Lo stesso per le case..
L'attrezzatura se la ripagano con la metà di un colpo in un appartamento "normale". :wink:

Per questo ora si studiano sistemi a doppio modem gsm, uno inibito e l'altro full active.

..se vuoi poi parliamo di dati bancari e pc.. ;D ;D

@stefano72:
Figo, ma.. WebMasterPoint.org - Notizie ICT e punto di riferimento per i professionisti del web
E ma.. http://goldenhacking.forumcommunity.net/?t=24985811

[Ok, fine modalità: uccello del malaugurio! :P]

ok allora niente RF IR e WIFI
rimane opzione ethernet (magari con internet 0? Internet 0 - Wikipedia) e powerline.
A questo punto i comandi potrebbero essere vocali, tranne quelli per l'impianto d'allarme?

@ sakikawa: ma anche WebMasterPoint.org - Webmaster, Programmazione, Manuali, Asp, Php, Html, Flash :smiley:

Fare un sistema domotico su ethernet mi lascia perplesso.
Valutiamo 2 possibili soluzioni e proviamo ad elencarne vantaggi e svantaggi:

  1. ethernet in sostituzione del bus di campo, in cui ogni dispositivo/sensore/attuatore ecc. è collegato alla rete ethernet:
    Pro
  • Velocita di comunicazione senza paragoni con la possibilita di integrare audio/video
  • su ip il livello di gestione software e configurazione è altissimo
  • non ci sono limiti alle distanze da coprire, si passa in modo semplice su internet per la gestione (basta un router)
  • Alimentazione dei dispositivi wired tramite poe
  • semplice implementazione di periferiche wifi o powerline
  • niente da invidiare ad un sistema multimaster su bus
    Contro
  • prezzo elevato (anche in previsione di dispositivi tipo internet_0 la complessita è altissima rispetto ad un rs-485 o un Can bus)
  • possibili problemi di sicurezza se si usa wifi e internet
  • sistema estremamente delicato, se si rompe un apparato rischio di non accendere la luce.
  • Complessità di cablaggio
  1. Sistema Ethernet multimaster per le logiche e master/slave per la gestione dei dispositivi (es. un arduino+eth per
    stanza con sensori/attuatori passivi collegati ad esso)
    Pro
  • velocità ed integrazione audio/video
  • Costi probabilmente allineati a soluzioni su bus.
  • Sistema leggermente più robusto rispetto al precedente (guasti sull'ethernet non implicano l'impossibilità
    di gestire il singolo ambiente in locale)
  • cablaggio nel complesso semplificato rispetto alla soluzione n° 1
    Contro
  • Il singolo ambiente dipende comunque da un singolo dispositivo
  • programmazione più complessa
  • espandibilità del sistema limitata

Dopo tutto non capisco perché non usare sistemi su bus di campo.
Mi sto studiando un pò quello che c'è sul mercato e CAN bus mi sembra sempre più una scelta valida.
Can Bus ha un ottima resistenza alle interferenze elettromagnetiche, la gestione automatica
di errori/guasti sulla linea, esclusione automatica dei nodi guasti, semplicità di cablaggio...

Io però ragiono sempre nell'ottica di definire un sistema libero facilmente accessibile per economicità ed installazione
e che possa adattarsi ad installazioni domotiche, di building automation o di semplice automazione industriale.
L'ethernet si può sempre affiancare per gli usi che ne rendono l'implementazione strettamente necessaria.
Io penso genericamente all'automazione come uno strumento per migliorare la qualità della vita delle persone.
Pensiamo al risparmio energetico, all'infinità di idee che possono emergere per una gestione intelligente degli spazzi.
A tal proposito se iniziassimo ragionare su "cosa" può essere installato in un ambiente, non basterebbero svariate decine di sensori e
quant'altro e le attuali soluzioni domotiche diventerebbero proibitive visti i prezzi.

mi sono studiato la definizione di bus di campo http://www.flktech.com/it/bus.asp

Ai nostri effetti, si applica nell'idea dell'automazione di un appartamento o di una villetta, quindi, mi pare, faccia al caso nostro e in realtà credo già pensassimo con questo concetto ma non avevamo esplicitato il termine.

Direi che abbiamo già un nugolo di idee:

  • abbiamo l'Arduino, che può gestire "una o più stanze"
  • l'arduino è collegabile ad attuatori e sensori
  • occorre dare la possibilità di aggirare il limite fisico di attuatori/sensori (A/S) collegabili, ad esempio, dove possibile, sulla base di criteri di economia e/o sicurezza, attraverso powerline (PL) e/o IR o RF;
  • servirebbe quindi una specie di "shield" standard che funzioni da commutatore IR/RF/PL/IP;
  • a questo "shield" corrisponderebbero delle specie di "shield" internet0 che interfaccino releè d'attuazione o sensori standard con la rete (IR/RF/PL/IP) a seconda dei casi. A titolo d'esempio ho trovato questo http://www.embedds.com/internet0-transceiver-sending-data-over-the-internet-will-never-be-a-matter-anymore/. E' fattibile o costoso?
  • in questo modo, varia anche la tipologia della rete, che risulta liberamente modificabile e, fino a un certo punto, permette anche un multimaster;
  • rimane comunque da scegliere il protocollo;

In definitiva, comunque:

  • per gli attuatori è sufficiente il relè che chiude a comando. Immaginando che sia collegato alla 230, ha senso che il segnale viaggi in PL.
  • sensori e comandi, sono in bassa tensione, e avrebbe senso farli viaggiare (a seconda dei casi) in RF/IR (facile espandibilità). Se però la soluzione non è ritenuta valida, varrebbe la pena il doppino, e tra tutti i doppini possibili, tanto varrebbe un cavo ethernet POE. A questo punto, avrebbe senso uno "shield ethernet0" cui siano collegati i sensori e comandi. Anzi, tra i vari sensori, anche quello IR x comandare ad esempio, almeno luci e ventole.

Data la mia ignoranza in materia, mi paiono soluzioni "semplici" e lineari. Sbaglio?

Forse la parte sicurezza vi preoccupa un pò troppo...
Il wifi, se usi wpa2 al momento è inespugnabile, per la webapp esposta su intenet ci sono molti modi di scoraggiare il bruteforce, dall'usare password alfanumeriche di 8 o più caratteri al raddoppio del tempo necessario per le prove ad ogni login errato ecc...
il nat non è sinonimo di sicurezza purtroppo, (vedi nat traversal attak), basta qualche pacchetto tcpsyn fatto ad arte ed entri tipo padrone di casa.
Un buon firewall (con SPI) basta e avanza :slight_smile: (sempre che non ci siano pc connessi al sistema).
Nel caso di pc connessi alla lan bisogna considerarli "maligni" già dal primo giorno di connessione , quindi trattarli da potenziali basisti all'interno del sistema e creare delle acl apposite.
quindi tralasciate per adesso la parte sicurezza in favore di altre aree più cruciali tipo mettere giù una lista di cose che dovrebbe essere in gradi di fare il sistema :slight_smile:

Sono stato assente qualche giorno in quanto sono stato in ferie proprio per portare avanti il mio progetto.

Dunque, ho letto i vostri post e cercherò di dire la mia sui vari argomenti trattati!

Intanto vi ricordo la mia architettura: i miei nodi domotici (5) sono installati dove l'elettricista "originale" di casa aveva installato le scatole di derivazione. Quindi tutti i cablaggi delle luci/prese i cui corrugati arrivano a quella scatola sono fisicamente connessi ai relè che si trovano in quella scatola (di media 30 relè), tutti i pulsanti i cui corrugati arrivano a quella scatola di derivazione sono interconnessi all'arduino che gestisce quel nodo.

Quindi per me non esiste il concetto di "nodo che gestisce una stanza"...in quanto, ad esempio, il pulsante che deve accendere la luce del salone piano terra è collegato al nodo "2" (che è quello che è al piano terra), ma la luce (che è nel solaio) fisicamente arriva al nodo "1" della mansarda! Quindi ho necessariamente bisogno che i due nodi ("2" che legge il pulsante e "1" che esegue il comando) si parlino.

A tal proposito vi aggiorno anche sui progressi:

  • avevo un problema, da quando connessi i pulsanti all'arduino, che faceva sì che gli shift-register che pilotano i relè si "disallineavano" con il dato che gli veniva mandato dall'arduino. Problema risolto mettendo un condensatore poliestere da 100nano sull'alimentazione e elettrolitico da 1uF sul latch
  • la ethernet è di molto migliorata, ma ancora non è stabile al 100%...in ogni caso adesso riesco ad accendere la luce del salone (caso evidenziato sopra)

Sorvolo velocemente le discussioni relative alla sicurezza. Concordando con ciò che diceva "non ricordo il nick"...vero il discorso delle sirene delle auto, etc.etc., ma vero anche è che parlavamo di prodotti commerciali e quindi che il "ladro" cmq conosce! Questi sistemi "autocostruiti" per un ladro sono di difficile comprensione...non ci credo assolutamente che qualcuno si possa mettere a sniffare il traffico di rete per poi fare cosa!!!! E' questo il vero dilemma...cosa ottiene? Mi spegne la caldaia e mi fà morire di freddo? Ma no dai!

Per quanto riguarda l'allarme, il sistema RFID, premesso che credo al discorso "scanner" che legge l'ID e lo replica...ricordo che quello dovrebbe avvicinarmi per prendermi l'ID, replicarlo, scoprire dove abito e dove sta il lettore del tag, scardinarmi la blindata, etc.etc. il tutto per fregarmi il mio 46" plasma? :slight_smile:
Cmq rivaluterò questo discorso...anche xkè prima che arriverei a quel punto saranno usciti lettori di DNA! :stuck_out_tongue:

Per quanto riguarda il discorso Server, forse mi ero espresso male, pure io ragiono così!
Cioè i nodi sono autonomi, si parlano tra di loro e fanno il loro porco comodo, il server fà da gestore dei servizi più complessi e da interfaccia utente x PC/Internet. L'esporre tale interfaccia sul web, a parte i classici sistemi di protezione SSL + password mi sembrano più che stra-sicuri, sempre ricordandovi che male che và m'accendono la luce o la caldaia! :slight_smile:

Riguardo il bus Ethernet...ritorno a sottolineare il fatto che non è assolutamente vero che è un bus costoso e poco affidabile! l'ethernet shield costa 30 ?...un "adattatore" (shield) per altro bus vi sfido a farmelo pagare di meno, gli switch il costo oramai è ridicolo, il cablaggio tanto meno (categoria 5e con cavo rigido 30 ? 300mt)...la velocità è assolutamente sufficiente. Ora che ho il sistema funzionante vi ripeto che premo il pulsante connesso al nodo 2 che inoltra il comando via lan al nodo 1 che lo esegue...l'accensione della luce avviene che nemmeno ho capito che devo iniziare a sollvare il dito dal pulsante!!!

Vi metto all'attenzione anche un'altra problematica...l'assoluta poca memoria di Arduino. No perchè io mi scontro anche con questa problematica.

2k di RAM sono pochini per tenere in memoria una matrice di "configurazione" pulsante-evento-azione. Es. se io voglio dire che il click del pulsnate 1 fà comando1 e il doppio click del pulsante 1 fà comando2 e il click del pulsante 2 fà comando1+comando2...

Ultima cosa...poi finisco il mio solito messaggio fiume! Ma chi di voi è di Roma? Magari si potrebbe fare una cena domotica! :slight_smile:

Tornando momentanemente sul tema RS485, il sito da cui solitamente acquisto le relay board ha messo in vendita (o forse le aveva anche prima, boh) delle schede RS485 per pilotare 8 uscite digitali.
In questo caso, le 8 uscite sono abbinate a 8 relais su scheda.

hanno messo anche uno schemino

chiaramente, al posto dell'interfaccia USB to RS485 FTDI, ci si mette la cara Arduino + RS485.

Certo che schedine del genere ce le potremmo fare pure da noi, eh? :smiley:

Dopo rapida ricerca su Forum Arduino aggiungo quanto segue.
la soluzione di cui sopra è stata già utilizzata con Arduino:
http://www.arduino.cc/cgi-bin/yabb2/YaBB.pl?num=1272180847/4

Quella scheda RS485 => 8 relè...costa 35? da sigma-shop...più la scheda 8 relè che costerà almeno altrettanto (ha pure i finali sopra)...una scheda shift-register autocostruita per pilotare 16 relè mi è costata 4 ? di componenti...e proporzionalmente (quello è il mio obiettivo) fargli pilotare 30 relè (4 shift register 8bit) mi costerà 6/7 euro di componenti...

Se ma il bus RS485 potrebbe essere utilizzato alternativamente alla ethernet per far parlare i vari nodi pilotati da Arduino.

Anche xkè in questo modo gestisci via RS485 i relè, ma i "pulsanti" (input) dove li colleghi? :slight_smile:

Cmq l'idea è buona...tra l'altro una delle mie idee sarebbe proprio quella di produrre dei PCB modulari (tipo quelli) con i vari blocchi da interconnettere!

Forse quello che dico sembrerà un po' fumoso, è che dovrei farvi vedere con gli occhi ciò che ho realizzato!