Parlando di multimetri

Ciao a tutti.
Apro questa richiesta perché, per lo meno nel forum italiano, non mi è parso di leggere thd simili, e la cosa tende a cambiare nel tempo.
Il tema è: il mio fidato "tester" Pros'kit (trent'anni sul groppone) sta morendo. Va sostituito.
Cercando in giro per il web, le risposte che si trovano alla domanda "quale multimetro, oggi?" sono varie: i fanatici (chiamiamoli così ...) dicono "Fluke 87V e basta. L'ho usato in miniera, per vent'anni, sott'acqua e mai un problema", "Trent'anni e non deriva di un millivolt", "Ci ho cercato guasti nell'elettronica di uno Sherman a 300 metri da 4000 cubani addestrati ad uccidermi ..." Vabbè, ma io ci lavoro sul mio tavolino e controllo degli Arduini e non mi pare il caso di metterci un occhio della testa ed un rene. Se non è un investimento che mi ripagherà nel lunghissimo termine.
Qualcuno più attento ai costi e meno alla tradizione dice Brymen od UNI-T. Buona fama hanno anche Hioki, Rigol. HP ed Agilent costano quanto Fluke e ci sono blasonati marchi esotici come Chauvin Arnoux. Non se ne esce.
Vengo alla richiesta di aiuto: facciamo il ragionamento inverso. Un tipico utente da Forum Arduino, che tipicamente è un hobbista, lavora con Framework Arduino (soprattutto su Hw Nano) o al massimo su ESP32 (IDF se costretto, o perché il C lo conosce meglio del C++) e traffica con i soliti display LCD o TFT, relay (meccanici o SSR), sensoristica I2C/SPI, pulsanti con interrupt, rare letture analogiche, al massimo un Semtech LoRa ... di che multimetro ha bisogno?
Se provo a guardare indietro come ho usato il mio, al 90% sono test di continuità (Mi si è rotta la pista? Ho saldato il pin giusto? Ho fatto una saldatura fredda?), in altri casi ho connesso la molletta del negativo a massa e con il puntale del positivo ho cercato se e dove avessi la 5V o la 3.3. Capita di controllare il valore di una resistenza che mi era caduta perchè ho fatto prima col tester che con i codici colore (ma si trattava sempre di capire se fosse la 220 del led, la 1k del gate del bjt o la 4.7k del pullup dell'I2C, non dovevo fare il match fra due resistenze di polarizzazione di una valvola di un microfono a condensatore Neumann). Per come la vedo io, in un uso arduinesco il microvolt o il milliohm non è che siano un must inaggirabile. O sbaglio?
Ecco, magari, l'unica volta che mi potrebbe servire un po'di precisione è sui milli o micro ampere CC di un progetto Arduino a batteria.
Il punto è: confrontando le esperienze, quali sono gli scenari di utilizzo di un gruppo di utenti di forum che, sperando di non sbagliare, mi pare molto più omogeneo, come necessità di misurazione, dei gruppi che scrivono per il web e vanno dall'automotive alle cabine AT?
TL;DR: prima di chiederci quale tester, di cosa abbiamo veramente bisogno?
Ciao, mille grazie e scusate lo sproloquio.
TT

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Ciao

Apro le risposte a questa domanda con il beneplacito di Guglielmo, in quanto l'uso del multimetro è necessario per la sperimentazione con i sistemi Arduino.

Per prima cosa bisogna considerare che alcuni strumenti e attrezzi, anche se si usano raramente, nel momento in cui servono sono indispensabili. E' bene, quindi, sceglierli in base ai fondi disponibili o ragionevolmente dedicabili, alle caratteristiche necessarie o che potranno esserlo, all'affidabilità delle misure (non posso temere costantemente che un multimetro mi indichi 237 Ohm anziché 100 Ohm o 3,7V anziché 5V per un frequente falso contatto del commutatore!), alla prevedibile frequenza d'uso e alle possibili soluzioni casalinghe alternative, seppure scomode, che saranno adottabili per una volta che fosse necessario fare certe misure (per esempio, misurare 20A leggendo i millivolt su una resistenza di shunt in assenza di uno strumento con quella portata).

Per quanto riguarda il multimetro, nel caso specifico, in effetti spesso si usa semplicemente per prove di continuità, per le quali sarebbe sufficiente anche una lampadina, se non fosse per l'eccessiva corrente assorbita. Giusto l'altro giorno, cercando un guasto in un mio apparecchio Fluke, si raccomandavano di effettuare una misura di resistenza con la certezza che l'ohmmetro non facesse scorrere più di 10mA, per non rovinare il sensore RMS in esame.

Anche il voltmetro è utile, sia per verificare l'esattezza di una tensione di alimentazione o altra che per misurare la caduta di tensione su un LED o fra ingresso e uscita di un regolatoreper calcolare la potenza che dissiperà fornendo una certa corrente.

L'amperometro è utile per misurare la corrente assorbita da un circuito durante il funzionamento o a riposo o in una modalità a basso consumo, nel quali casi dovrà misurare correnti molto basse per poter valutare l'autonomia di una batteria.

Le misure in corrente alternata sono quelle meno utilizzate, sebbene possano servire per misurare l'assorbimento di un apparecchio che abbia un alimentatore in corrente alternata (spesso usati per ricavare tensioni duali) o la tensione di uscita dell'alimentatore stesso.

Alcuni multimetri hanno anche misure di capacità e di frequenza, anche fino a centinaia di MHz (p. es. UNI-T UT61E). Io ho proprio un UT61E e ne sono pienamente soddisfatto. Il capacimetro può servire per verificare la capacità di un condensatore elettrolitico (dopo averlo smontato) che, dopo tanti anni, potrebbe aver bisogno di essere sostituito. Per questa applicazione, però, è bene misurare anche la resistenza serie del condensatore con un apparecchio apposito (ESR meter o ponte RLC, quest'ultimo non proprio economico: almeno 200€). Può anche servire per condensatori di cui non si riesca a leggere o a decifrare la capacità nominale.

Probabilmente, tutta la serie degli UNI-T è un'ottima scelta per rapporto prestazioni/prezzo. Io l'ho acquistato a buon prezzo dalla stessa UNI-T su Aliexpress e l'ho ricevuto in pochi giorni.

Ci sono anche apparecchi cinesi, a prezzo interessante, che fanno ben di più di un multimetro, per esempio questo che ho recentemente regalato a un carissimo amico per i suoi 50 anni:
https://www.amazon.it/dp/B08ZJ23CXJ/


Certo, con un multimetro classico basta ruotare il selettore su V o mA o C o Hz e si fa la misura, mentre qui (almeno se si vuole fare una misura diversa dalla precedente) bisogna premere qualche tasto in più.

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