Rilevatore di mancanza alimentazione alla rete elettrica.

Salve.

Nonostante numerose ricerche non sono riuscito a trovare un sensore che collegato alla rete elettrica di casa (fase e neutro) restituisca un segnale ALTO o BASSO ad Arduino (UNO) a seconda che l’alimentazione della rete elettrica ci sia oppure no.
Non mi interessa effettuare misurazioni, mi serve solo sapere se c’è corrente oppure no.

Potete aiutarmi voi indicandomi, se esiste, un componente che svolge questo compito in modo che lo possa utilizzare in un progetto che sto cercando di realizzare?

Grazie.

Buongiorno,
prima di tutto ti segnalo che, nella sezione in lingua Inglese, si può scrivere SOLO in Inglese ... quindi, per favore, la prossima volta presta più attenzione in quale sezione metti i tuoi post ...

... poi, essendo il tuo primo post, nel rispetto del regolamento della sezione Italiana del forum (… punto 13, primo capoverso), ti chiedo cortesemente di presentarti IN QUESTO THREAD (spiegando bene quali conoscenze hai di elettronica e di programmazione ... possibilmente evitando di scrivere solo una riga di saluto) e di leggere con molta attenzione il su citato REGOLAMENTO ... Grazie.

Guglielmo

P.S.: Il tuo post è già stato spostato nell'opportuna sezione del forum "Italiano”dove puoi proseguire la discussione.
P.P.S.: dato la domanda ti consiglio di leggere con molta attenzione il punto 15 del suddetto regolamento e tutti suoi sottopunti.
P.P.P.S.: Ti ricordo che, purtroppo, fino a quando non sarà fatta la presentazione nell’apposito thread, nessuno ti potrà rispondere, quindi ti consiglio di farla al più presto. :wink:

Il modo più semplice è usare un piccolo alimentatore stabilizzato che ti da in uscita 5V. lo attacchi allla rete e usi i 5V come segnale su un pin digitale ... se c'è alimentazione hai HIGH, se non c'è avrai LOW ... ma ... come alimenti Arduino?

Guglielmo

P.S.: Ricorda che, come ti ho già segnalato con riferimento al punto 15 del REGOLAMENTO, che invece NON è permesso parlare di nessun circuito o collegamento con la rete elettrica ... si può parlare solo di bassissima tensione, quindi ... la soluzione con un piccolo alimentatore che da i 5V è probabilmente una delle poche soluzioni di cui qui si può parlare.

Perfetto, grazie.

L’esigenza di partenza è semplice: rilevare con Arduino ed i suoi sensori la temperatura troppo elevata, la perdita di acqua, l’apertura di una porta, ecc. ed avvisare tramite un combinatore telefonico, attivato da Arduino, un numero pre-impostato.

Ma come fare a segnalare il problema della mancanza di corrente se manca la corrente?
Da qui l’esigenza primaria di rilevare il problema (la mia domanda) e poi la necessità di trasmettere la segnalazione. Per questo secondo punto basta mettere il pacchetto Arduino-sensori-combinatore sotto una batteria ricaricabile, sempre alimentata dalla rete elettrica, in grado di sostenere il tutto per alcuni minuti necessari al combinatore per trasmettere il messaggio.

Spero di aver spiegato l’idea.
Grazie ancora del suggerimento.

E un aggeggino del genere?
Me lo aveva consigliato proprio Guglielmo qualche tempo fa, se non ricordo male, ma non ho ancora avuto tempo di provarlo, per cui il consiglio è al momento senza riscontro pratico diretto.

Maurizio

Quelli sono trasformatori di corrente per misurare la corrente che scorre. Non servono per rilevare la ppresenza di tensione.

arduinante:
Salve.

Nonostante numerose ricerche non sono riuscito a trovare un sensore che collegato alla rete elettrica di casa (fase e neutro) restituisca un segnale ALTO o BASSO ad Arduino (UNO) a seconda che l’alimentazione della rete elettrica ci sia oppure no.
Non mi interessa effettuare misurazioni, mi serve solo sapere se c’è corrente oppure no.

Potete aiutarmi voi indicandomi, se esiste, un componente che svolge questo compito in modo che lo possa utilizzare in un progetto che sto cercando di realizzare?

Grazie.

Non saprei se esiste un qualcosa di adatto al tuo scopo, ma al momento la soluzione più stupida che mi è venuta in mente è quella di usare una lampadina (a basso consumo ovviamente) e una fotoresistenza, metti il tutto in una scatolina e colleghi la lampadina alla rete elettrica, mentre la fotoresistenza la colleghi ad arduino.

Cominciamo con una domanda semplice, allo OP

Il circuito di ricarica della batteria ricaricabile lo fai tu?

Trattandosi di bassa tensione di sicurezza è concesso parlarne

Datman:
Quelli sono trasformatori di corrente per misurare la corrente che scorre. Non servono per rilevare la ppresenza di tensione.

Si, vero, funzionerebbe solo se il carico assorbisse sempre una corrente tale da essere rilevata in modo certo.

Maurizio

Scusate, ma perché cercare altre soluzioni se la cosa più semplice ed indolore è quella segnalata da Guglielmo addirittura nel post #2?... :wink:

La più semplice di certo, concordo in pieno

Ma se lo OP se lo costruisce lui, il circuito, avrebbe l'opportunità di usare un solo trafo per la carica in tampone della batteria e la sorveglianza della presenza AC

Al costo di 4 componenti in più risparmia un trafo e si toglie una possibile fonte di guasti, mica male come occasione

Standardoil:
Ma se lo OP se lo costruisce lui, il circuito, avrebbe l'opportunità di usare un solo trafo ...

... beh, ovviamente, se quel circuito ha una batteria che viene caricata in tampone, mi sembra ovvio che uno usa quello come indicatore della tensione di rete, senza aggiungere un secondo alimentatore :slight_smile:

Guglielmo

Anche a me, appare ovvio

Ma per uno che deve chiedere come fare?

Ne sarei meno sicuro

Guglielmo,
temo di non aver capito.

Dopo la tua “dritta” iniziale il progetto lo sto immaginando così: un piccolo alimentatore da parete, di quelli con i classici 5V in uscita su USB , alimenta un Power Bank di quelli portatili utilizzati per alimentare i cellulari il quale, opportunamente dimensionato, alimenta allo stesso tempo il “pacchetto” Arduino-combinatore telefonico (sempre tramite USB)

Ma l’Arduino come capisce che manca la corrente? Pensavo di sfruttare una seconda presa USB del suddetto alimentatore, in commercio ce ne sono di carini senza svenarsi, e di portare questi 5V su una connessione di Arduino predisposta ad ospitare questo segnale. A questo punto la mancanza di tensione – rilevata su questa seconda USB - porta a zero il segnale sulla connessione di Arduino che si accorge della situazione ma grazie alla batteria tampone che ha la capacità di alimentare il suddetto “pacchetto” per il tempo necessario effettua la chiamata di avviso.

Nel tuo intervento scrivi “… se quel circuito ha una batteria che viene caricata in tampone, mi sembra ovvio che uno usa quello come indicatore della tensione di rete, senza aggiungere un secondo alimentatore"
Stiamo dicendo la stessa cosa oppure hai un'idea diversa?

Grazie.

P.S. volutamente ho tralasciato di considerare gli altri sensori collegati ad Arduino (allagamento, porta aperta, movimento, ecc.) perché se la corrente è presente ed il progetto è ben realizzano non dovrebbero essere un problema. La criticità qui è proprio la mancanza di tensione.

Tranquillo, si discuteva di fare praticamente come lo hai immaginato tu ...
... l'alimentatore da parete esce a 5V; da un lato alimenta e ricarica il PowerBank, mentre, dall'altro, va ad un pin di Arduno ... se manca corrente, il PowerBank continua ad alimentare Arduino il quale, venendo a mancare i 5V che arrivano dall'alimentatore sul pin, si accorge della mancanza di rete e fa quello che deve fare.

Nei post precedenti, con Standardoil, stavamo appunto dicendo di usare un unico alimentatore, sia per caricare la batteria che per portare il segnale al pin "indicatore" :smiley:

Guglielmo

Aggiungo solo a quanto detto fin'ora una considerazione da hardwarista ... in genere quegli alimentatorini a 5V con due prese, hanno le prese in parallelo all'interno, e non con due circuiti separati, quindi usa due diodi sul positivo, uno verso il powerbank e l'altro verso il pin ... altrimenti se il powerbank ha un ritorno (di solito no, ma non tutti sono fatti nello stesso modo) il pin ti vede il ritorno come presenza di rete anche quando manca ... come ho detto, di solito non lo fanno, ma essere prudenti non e' mai male :wink:

Peppe_27:
Non saprei se esiste un qualcosa di adatto al tuo scopo, ma al momento la soluzione più stupida che mi è venuta in mente è quella di usare una lampadina (a basso consumo ovviamente) e una fotoresistenza, metti il tutto in una scatolina e colleghi la lampadina alla rete elettrica, mentre la fotoresistenza la colleghi ad arduino.

Grazie per l’idea, è sicuramente un’alternativa percorribile.

Mi accodo solo per indicare che occorre prestare attenzione al consumo di tutto l'apparato Arduino/sensori/ecc. perché se in normale operatività, quindi non quando sta usando il combinatore telefonico ad esempio, consuma troppo poco il powerbank interromperà l'erogazione di energia facendo spegnere tutto il sistema.

Faccio notare che i Power bank non sono progettati come batteria tampone , in genere non possiedono un circuito di carica separato dallo stepup di uscita ma sono lo stesso circuito , in parole povere o funziona per caricare la batteria o funziona come stepup, almeno tutti quelli che mi sono passati per le mani sono così