variazioni di temperatura

Ho collegato un Lm35dz (sensore di temperatura) a una scheda Arduino Yun. Se vado a interrogarlo a brevi intervalli di tempo ( 1 minuti o meno), noto che il valore dalla temperatura cambia parecchio (anche 1 grado). Nel collegare i cavi c'è qualche accorgimento particolare da non trascurare? Possono esserci contatti o correnti parassite che influiscano sul voltaggio letto ?
Il valore della T che espongo è la media di circa 50 lettura a brevi intervalli di tempo, quindi una variazione di 1 grado è alta

Potresti darci qualche informazione in più su come lo colleghi? Segui il giusto verso di alimentazione? Cioè non è che lo stai alimentando al contrario?

Sono alimentati nel modo corretto, diversamente il sensore si surriscalda.
I fil i sono della lunghezza giusta, pochi cm.
Arduino Yun è alimentato con un carica cellulare da 550 mA.
I fili che escono dal sensore sono avvolti in un termorestringete

alfonso12:
Sono alimentati nel modo corretto, diversamente il sensore si surriscalda.

se il fatto che tu lo sappia significa che ti è successo potresti aver danneggiato il sensore :cold_sweat:

Arduino Yun è alimentato con un carica cellulare da 550 mA.

Non puoi usare un caricabatterie come alimentatore, sono due cose completamente differenti, facilmente anche lui influisce sul problema, prova ad alimentarlo via USB e vedi se la cosa migliora.

L'alimentatore del cellulare ha un uscita di tipo micro usb. Non capisco la tua precisazione, cos'altro dovrei usare ?

I risultati ottenuti li ho replicati con altri sensori identici, non sono dovuti a un lm35dz danneggiato

Purtroppo gli alimentatori da tablet o cellulare non sono adatti ad alimentare Arduino.
Il motivo è semplice, il telefono o tablet lavora a 3V (o anche meno) e quindi c'è un circuito supplementare che si occupa di ricaricare la batteria. L'energia per fare funzionare il tablet o cellulare viene prelevata dalla batteria e consegnata ad un circuito regolatore stabilizzatore.

Arduino UNO o 2009 o in generale tutte le schede a microcontroller che lavorano a 5V non possono contare sulla stabilizzazione operata da un circuito simile a quello usato nel cellulare e inoltre manca l'effetto stabilizzante della batteria.

Per cui non usare questo tipo di alimentatori.

Un altra causa potrebbe essere anche il fatto che il sensore ha una costante di tempo di meno di un secondo, cioè è sensibile anche all'alitata o alla mano posta vicino per un paio di secondi o in genere alle correnti d'aria (apertura/chiusura porta). Tuttavia non mi sembra questo il caso in quando tu dici di fare una media di 50 lettura.

Ciao.

A proposito dell'alimentatore, dove lo trovo uno da 5 V ?
L'uscita micro usb non dovrebbe garantire una tensione di 5 V ? (indipendentemente da chi produca il generatore)

alfonso12:
L'alimentatore del cellulare ha un uscita di tipo micro usb. Non capisco la tua precisazione, cos'altro dovrei usare ?

Spero tu non ti stia alterando, come invece dai la sensazione scrivendo in questo modo, in fondo ti stiamo dando consigli per aiutarti a risolvere un problema che hai posto :). La risposta te l'avevo già data: un alimentatore. Come ti ha già detto Mauro, un vero alimentatore eroga la necessaria corrente al circuito garantendo una tensione costante, mentre un caricabatterie, specialmente del tipo LiPO o LiON, lavora a corrente costante e tensione dipendente dal tipo di batteria a cui è dedicato, tipicamente parliamo di circa 4,2-4,4V, quindi al di sotto di quella richiesta dalla "porta USB" di Arduino. Succede che facilmente la controreazione del circuito del caricabatterie viene mandata in palla nel momento in cui avvengono variazioni di assorbimento di corrente, cosa normalissima nel funzionamento di una scheda, e cosa che invece non accade assolutamente quando si ricarica una batteria.
Quindi è INDISPENSABILE sostituire il caricabatterie con un vero alimentatore da 5V stabilizzati 500mA, meglio 1A, va benissimo se con uscita micro USB, ripeto: è facile che il problema sia proprio lui.

I risultati ottenuti li ho replicati con altri sensori identici, non sono dovuti a un lm35dz danneggiato

Bene, non lo avevi specificato, quindi giusto sollevare il dubbio. Risolto il problema alimentatore, se la cosa permane, ma vedrai che diminuirà di molto (salvo cause che in questo momento posiamo solo ignorare) risolverai rapidamente con la media letture, bastano una ventina.

alfonso12:
A proposito dell'alimentatore, dove lo trovo uno da 5 V ?
L'uscita micro usb non dovrebbe garantire una tensione di 5 V ? (indipendentemente da chi produca il generatore)

Hai postato mentre rispondevo :grin: una uscita micro usb NON è garanzia di uscita a 5V, non è scritto da nessuna parte che deve essere così; se è come penso io misurati la tensione e troverai circa 4,2-4,3V, anche piuttosto ballerini. Fai una ricerca "alimentatore micro usb" ma devi essere certo che sia un alimentatore e non un caricabatterie. Prova sul sito Futura Elettronica, alla voce alimentator ne hanno moltissimi, ma non saprei se c'è un micro USB, altrimenti YUN (che non conosco bene) avrà certamente un altro ingresso di alimentazione, vedi le specifiche e lo alimenti da lì (se è come gli altri Arduino ti servirà un 7-9V 1A che vengono regolati internamente a 5V, ma è meglio vedere lo schema elettrico)

Purtroppo NO Michele ed è specificato sul reference del prodotto :

"It is recommended to power the board via the micro-USB connection with 5VDC.
If you are powering the board though the Vin pin, you must supply a regulated 5VDC. There is no on-board voltage regulator for higher voltages, which will damage the board."

... quindi ATTENZIONE ... necessita di una alimentazione esattamente stabilizzata a 5V !!!

Guglielmo

Grazie della precisazione infatti ho scritto che non lo conosco. Però se l'unico ingresso è quello costringe l'utente a trovare un alimentatore specifico e non è che se ne trovino a carrettate anche se non ho fatto una ricerca specifica. Al limite si prende un usb normale e un cavetto adattatore :sweat_smile:

Io per la mia YUN sto usando un alimentatore per smartphone con uscita USB. A questa attacco un cavetto che ha da una parte la USB e dall'altra la micro USB che collego alla YUN. In effetti anche io ho avuto problemi con un sensore di temperatura, ma il resto funziona bene. Non ho verificato se l'alimentatore è stabilizzato o meno.

Paolo, anche tu commetti lo stesso errore, quelli per smartphone sono caricabatterie, non sono alimentatori, e non vanno bene per alimentare un circuito; il fatto di avere problemi o meno dipende moltissimo dal consumo medio del circuito ed anche dal range di consumo (minimo-massimo).

Che differenza c'è tra l'alimentatore per smartphone (probabilmente un caricabatterie) e questo che (dicono) certificato per Raspberry Pi (http://www.amazon.it/gp/product/B00EZ5Z0NS/ref=pd_lpo_sbs_dp_ss_2?pf_rd_p=479290827&pf_rd_s=lpo-top-stripe&pf_rd_t=201&pf_rd_i=B00B0TUEW4&pf_rd_m=A11IL2PNWYJU7H&pf_rd_r=1KWJNWZ8XR064E9KQ5D7)
Anche perché esternamente il mio è molto simile.

Si, si, infatti, era solo per evitare che a qualcuno venisse in mente di provare ... prima di verificare ... :grin: :grin: :grin:

Che intendi ? Oltre al micro-USB, hai comunque l'ingresso Vin e per quello non ti serve un connettore specifico ...
L'importante, come segnalavi, è che sia un vero alimentatore stabilizzato !

Guglielmo

PaoloP:
Che differenza c'è tra l'alimentatore per smartphone (probabilmente un caricabatterie) e questo che (dicono) certificato per Raspberry Pi ...

Che uno NON è stabilizzato, tanto deve caricare un batteria e che, anzi, normalmente, NON da affatto la tensione nominale, mentre l'altro è un alimentatore stabilizzato e l'uscita da esattamente il valore che dice.

Guglielmo

la differenza tra un alimentatore e un caricabatterie è "standard", ed è quella che ho già spiegato nel post precedente, il fatto che abbiano lo stesso contenitore e spinotto terminale non significa assolutamente nulla.
I caricabatterie di cui parliamo NON alimentano MAI il circuito direttamente, il circuito è alimentato dalla batteria ed il cb serve solo per ricaricare la batteria. Un alimentatore puoi considerarlo come una coppia caricabatteria+batteria.
Quindi, a farla breve, se aggiungi una bella batteria (quella prevista nello smartphone), puoi anche continuare ad usare il caricabatterie come fonte di ricarica (sempre che la tensione della batteria sia compatibile con la scheda, ma non credo...), altrimenti compra quello del raspberry che è perfetto.

@alfonso12: potresti postare una serie di misure RAW (ovvero quelli che leggi dall'analogRead) in cui si vedono un pò di letture normali e una sfasata?

in partciolare è abbastanza normale che una lettura analogica "balli" un pò, come già accennato per la storia dell'alimentatore, la scheda arduino non è pensata per essere -precisa- ma per essere corazzata verso i principianti e contenere i costi, quindi ad esempio anche il circuito ADC non è fatto come da manuale. Se poi leggi più entrate analogiche, il manuale del chip (per l'atmega, non so per l'16u2) afferma che ALMENO la prima lettura dopo il cambio porta va scartato, per dare il tempo al mux dell'ADC di assestarsi al nuovo voltaggio.

In oltre se alimenti da un alimentatore economico, è facile che rimanga "sporcizia" della frequenza 50Hz della 220V, roba che puoi vedere benissimo se hai un oscilloscopio, che come spiegato viene pulita dai circuiti addizzionali all'interno del telefono, e che arduino non posside (a meno che non alimenti dall'entrata 9-12V, in tal caso ha un regolatore lineare di cui però non conosco la resisteza al rumore)

Ho letto i post e le varie interpretazioni, onde evitare fraintendimenti chiarisco.

La presa standard USB dovrebbe dare garanzie sul fatto che si tratta di un alimentatore a tensione stabilizzata.
Le specifiche USB (1.1 2.0 ecc) sono a pagamento e sono molto lunghe da leggere, io ricordo di aver letto che se aderente allo standard USB nello spinotto c'è tensioni di alimentazione stabilizzata a 5V.

Quello detto sopra ci dovrebbe garantire che se c'è spinotto standard USB, c'è anche 5 volts stabilizzati, quindi non si può trattare di regolatore di carica a corrente costante.

Allora perché si sostiene che il problema sia proprio l'alimentatore: Perché elettronica e produzione hanno delle leggi. Il cellulare deve costare poco, l'alimentatore deve essere piccolo da stare in una scatola di cartone di minori dimensioni possibili (si riduce il costo di imballaggio). L'alimentatore deve assolvere al compito specifico in abbinamento al cellulare e non per uso generale. Costi, dimensioni fanno si che dentro gli alimentatori per tablet o cellulare ci sia un circuito strettamente indispensabile a svolgere il compito in abbinamento al cellulare.

Cosa vuole dire ad esempio: La tensione di uscita può essere inquinata del 30% in quanto poi viene ripulita dalla elettronica a bordo dello smartphone. Per lo stesso motivo la tensione può variare in base al carico del 20% o più.
Non sono dati da prendere alla lettera e non è possibile in futuro dire : la tensione oscilla del 20%

Il motivo è legato al costo e allo dimensioni ridotte, come dire: Le dimensioni sono queste, le caratteristiche queste, il costo deve essere questo, progettami un circuito alimentatore che rispetti le richieste.

Tutto sto paponzo di cose scritte per dire, acquista un alimentatore stabilizzato di qualità da un 1A presso un negozio di elettronica, specificamente pensato per alimentare microcontroller a 5V.

Da questi alimentatori specifici non possiamo aspettarci miracoli, cioè la tensione super stabilizzata a 5.00000Vdc non saranno capaci di fornirla. Una variazione della tensione di uscita ci sarà sempre, ma solitamente non si supera i 0.5Vdc e soprattutto le variazioni sono lente nel tempo, cioè si verifica una variazione di 0.1 in 20 minuti o più.

Altra cosa detta che non condivido è: Arduino è pensato per ....
La board arduino che ho potuto analizzare io è fatta come sono fatte tutte le altre board di marche differenti
e cioè in modo eccellente.

La discussione nel forum è stata già affrontata tante volte e si finisce per dire sempre le stesse cose, come è ovvio quando il problema e conosciuto come pure la soluzione.

Tutti questi discorsi sono purtroppo derivanti da testardaggine, scarsa fiducia nel prossimo (motivata) e ignoranza.

Sento la mancanza di Astrobeed.
Avrebbe detto con l'autorità dell'ingegnere: Perché lo smartphone e Arduino sono la stessa cosa?
NO.
Perché pretendi di usare un alimentatore progettato per lo smartphone per una altro uso?.

Ciao.

Caro Mauro, a mio parere a te non manca proprio nessuno, vista l'autorità con cui usi i termini di ignoranza e testardaggine. Infatti solo una persona autorevole in un determinato campo può tacciare altri in questo modo. Allora le cose sono due: se sei una persona autorevole nel campo dell'elettronica puoi farlo, se non lo sei ti trovi al pari degli altri, a prescindere dalle tue conoscenze, che poi magari sono maggiori di una persona autorevole, quindi puoi solo dire la tua e supportarla con le giuste informazioni. Astrobeed ha le sue eccellenti conoscenze ma ha anche le sue defaillance, ciò nonostante tutti noi lo riconosciamo come persona autorevole, anche perché in passato abbiamo avuto sul Forum solo un paio di persone preparate come lui (o anche di più...), ma purtroppo sono restate molto poco, quindi non c'è termine di paragone.
Detto questo, la parte realmente interessante del tuo intervento sono le prime sei righe.
Ho controllato su ciò che ho in casa, ma senza smontare nulla e purtroppo c'è di tutto, l'unico smartphone a portata di mano ha un "caricabatterie" da 5V 700mAh. Quando in passato ho smontato qualche caricabatterie vi ho trovato dentro anche il circuito di ricarica, tant'è che perfino il relativo cavetto USB aveva un micro-pcb nello spinotto USB. Detto questo, letta la tua affermazione ho provato a ragionarci su, non avendo manualistica tecnica in merito e sono giunto alla conclusione che tu abbia ragione, basandomi semplicemente sul fatto che se collego il mio cellulare alla porta USB del PC tramite un mini-cavetto adattatore, la batteria si ricarica, ergo il circuito di regolazione deve essere all'interno dello smartphone, quindi hai ragione tu.
E penso che tu abbia ancora ragione quando dici che, proprio perché il circuito di ricarica fa anche da stabilizzatore, al suo ingresso si possono mandare schifezze perché tanto è sufficiente che arrivi una tensione di circa 5V con corrente sufficiente.
Tornando alla questione, visto che l'alimentatore eroga 5V sarebbe idoneo per alimentare Arduino YUN, ma poiché non è stabilizzato, ridiventa poco idoneo.
A questo punto bisognerebbe fare un po' di prove a carico variabile e vedere come si comporta la tensione di uscita, ed anche e soprattutto il ripple, che diventa importantissimo nella nostra questione.
Ciao