arduino sostituire a plc industriale

Un grossooooo limite di arduino è la sua limitata memoria di lavoro, non paragonabile minimamente al più piccolo PLC in commercio es. CUBLOC

utilizzando le librerie per la comunicazione ethernet, 1wire, I2C, SPI, modbus... resta pochissimo spazio per la programmazione utente...
inoltre vengono meno le sicurezze intrinseche di un sistema PLC.

io sto valutando schede e controllori ARM es. PC104 ma non ho ancora trovato nulla di avvicinabile ad un PLC, sia per quanto riguarda l'interfaccia di programmazione, sia per quanto riguarda l'affidabilità/flessibilità dello stesso.

io sviluppo su siemens S5/S7/PMC/PCS7 ABB.. ecc.. e sinceramente non sostituerei mai un siemens (LOGO) con un arduino...
si sta parlando di mondi completamente differenti e non paragonabili, seppur arduino sia un sistema molto flessibile...

saluti
kattivik76

kattivik76:
Un grossooooo limite di arduino è la sua limitata memoria di lavoro, non paragonabile minimamente al più piccolo PLC in commercio es. CUBLOC

Il Cubloc è realizzato tramite mcu ATMEGA128 e ATMEGA2561, quindi un Arduino MEGA2560 ha la stessa quantità di memoria e potenza di calcolo.
Esistono PLC realizzati con mcu da 8 bit, come L'ATmega328, senza problemi, dipende da cosa devono fare, non è che per fare un PLC è obbligatorio usare un ARMxx.

In primis un saluto a tutti voi,
sono nuovissimo del mondo arduino e inizio ora tutto i lpercorso formativo che su internet è bello vasto comunque.
Scusate se mi inserisco in questo argomento, e penso che bisogna discernere i progrmmatori.
Non mi sento, assolutamente, di annoverare tra i PLC un prodotto come il LOGO oppure il MILLENIUM o lo ZELIO.

Questi sono giochi per lo più per ionstallatori.
Si possono fare diverse cose, poi con la versione 7 del LOGO si possono collegarequalsiasi pannello in ethernet e ha finalmente dei timer
in millesimi, quando la versione 6 ha solo centesimi come unità temporale più piccola.
Il logo non funziona a cicli di clock come i PLC e non ha la possibilità di fare funzioni di base come dei rescale di dati analogici.

Insomma è un programmatore logico ma non un PLC.

Arduino seppure piccolo è superiore come possibilità ad un logo.

Cosa gli manca per diventare un PLC ?
a mio avviso un problema è data dall'alimentazione di controllo. Le tensioni nell'industria sono normalizzate in 24VAC o VDC 23VAC e 400VAC in Europa etc ...

Con arduino io la vedo molto dura controllare un relè di potenza o gestiore la logica di un inverter che accetta 24VDC in ingresso, senza contare che ha un sacco di sensori a disposizione, ma come detto nell'industria funzionano tutti a 24VDC.

Oltrettutto il sui limite è derivato dal tipo diprogrammazione, com'è stato detto, che non prevede blocchi di programmazione secondari dal main o degli interrupt. Forse a questo si potrebbe vedere se l'uso di N arduino potesse sopperiore. Però queste funzioni se non esiste un modo per mettere temporaneamente in freeze la scheda mentre si sta eseguendo un altro processo è inutile.

Per la parte di sicurezza macchina tanto ci sono le centraline esterne che possono gestire le cose, ma questo potrebbe voler dire che si debba aggiungere più centraline che con un PLC perchè queste dovrebbero gestione cose che arduino non fa

Insomma alcune cose si potrebbe implementare per far si che arduino diventi un plc, ma aggiungendo le varie parti penso che il tutto venga a costare come un PLC commerciale. Ne vale la pena ?

Comunque farei attenzione a dire arduino e plc a basso costo, io per fare 5 prese comandate via lan ho spes0 160.00+iva all'utente finale che dell'iva non sa che farsene ma la deve pagare sono 193.60 euri + parecchie ore di programmazione ... ora se uno dovesse venderla ci vuoi fare 150 euro? Quindi 350.00 euro per 5 prese comandate per quanto figata può essere .... chi lo compra?

ciao

Arduino e Netduino e simili non credo siano adeguati a competere con un PLC in ambito industriale vero e proprio. Secondo me però potrebbero trovare il loro ambito ad esembio nella building automation, magari di edifici di dimensione contenuta, dove si vanno a gestire luci e riscaldamenti e comunque utenze meno critiche e dove un failure è meno problematico rispetto a una catena produttiva vera e propria.

In tali casi spesso il cliente finale non è disposto a spendere il costo di un PLC vero e proprio.

questa ditta inglese ha costruito un macchinario da stampa industriale usando arduino uno

http://paulfurley.com/arduino-isnt-just-for-hackers/

la macchina è certificata CE

arduino utilizzato per pannelli solari

su quest'ultimo punto, tanto per chiarire una cosa:

è SOLO in Italia che la burocrazia impedisce una semplice procedura di certificazione per le macchine industriali (che se provocano danno a qualcuno si interpella anche dopo decine di anni il costruttore).

Si può fare!

Ciao a tutti,

Io questa esperienza l'ho fatta, ho creato una scheda di interfaccia di i/o per arduino UNO e ho equipaggiato delle macchine di trattamento aria. Ho pilotato dei carichi tramite relays a 24V, acquisito ingressi digitali a 24V e sonde di temperatura NTC e ingressi 0..10V.

Ho creato anche un display con tanto di enclosure che comunica con l'unità centrale con protocollo Modbus utilizzato come interfaccia utente.

Sulla regolazione, timer ho usato librerire standard di arduino PID, Timer, comunicazione Modbus, ecc... C'è tutto basta cercare...

Dopo 30 macchine (che fino a prova contraria stanno ancora funzionando) l'azienda per cui lavoro ha optato per hardware commerciale che assicura maggior flessibilità nella gestione degli eventuali ricambi e riparazioni, nonché un'aspetto più professionale.

Non nascondo che il progetto mi ha causato molti mal di testa, ma riflettendo il problema sta nel fatto che il processo produttivo deve essere per forza industrializzato per minimizzare errori e difetti.

Se volete vedere qualcosa ne parlo nel mio blog:

Attualmente, abbiamo riaperto il cantiere in quanto abbiamo la necessità di acquisire degli i/o dal campo (allarmi, stati, ecc...) per implementare un sistema di monitoraggio sfruttando Arduino Yun (e quindi la flessibilità dell'interfaccia WiFi) e comunicazione / visualizzazione basata su HTML/Javascript/JSON.

Noi abbiamo bisogno di numeri per industrializzare il progetto (la realizzazione di una custodia plastica/metallica professionale è un serio problema realizzarla a costi accettabili)

Se qualcuno è interessato a collaborare contattatemi!

Buona giornata,
Andrea.

Ciao Andrea,
molto interessante il tuo lavoro, viste le quantita' basse di enclosure che ti servono potresti pensare ad una stampante 3D e quindi produrre da te anche le scatole.
Seguo il tuo blog :wink:

Cosa ne pensate di questo sistema?.. Se non ho capito male trasforma un Arduino mega in un plc con software di gestione semplice..

carino, per chi e' abituato ai PLC e relativo linguaggio e' facilitato rispetto ad imparare il C/C++

ma il materiale e' in vendita ? Mi piacerebbe la schedina di test ma non trovo prezzi

Ho contattato il produttore e fatto alcune domande.
Mi hanno autorizzato a pubblicare la risposta:

Grazie per l’interessamento,
Il sistema è già in vendita per quanto riguarda i seguenti componenti:

Software:
Arduino Ladder Tool (per programmare Arduino UNO e MEGA)

Hardware:
Test Shield e ALC-48DIO Shield
Lo Shield analogico è in preparazione.

Cordiali saluti
Umberto

P.S.
Io stesso utilizzo il Test Shield per provare il mio software…
lo trovo molto pratico per un utilizzo professionale.

Prezzo del test Shield: € 48,95 compreso IVA

Segnalo che sul numero 185 di Elettronica In c'è uno shield che trasforma Arduino in PLC.

Personalmente ritengo che un PLC continuerà ad essere usato in ambito industriale per l'affidabilità e le certificazioni che possiede.

http://www.homotix.it/catalogo/arduino-shield/hardware-test-shield#prettyPhoto
qui è in vendita lo shield per testare arduino senza usare ponticelli led pulsanti ecc... secondo me è molto utile soprattutto per me che spesso progetto, programmo e mai realizzo!!! :slight_smile: :stuck_out_tongue: :astonished:
appena racimolo soldini acquisto il test shield e recensisco..
Ciao!!

da me 120.000 lire a cui aggiungere magari le spese postali, non li avranno certo per 2 lire di roba messe in croce.
Quando si esagera si esagera