Il calibro digitale sfrutta un encoder capacitativo, sono semplici da realizzare, costano poco e sono molto precisi, per contro non reggono elevate velocità di scorrimento/rotazione.
Ammetto che non conoscevo l'encoder di tipo capacitivo e perciò ben volentieri ho letto l'articolo del tuo link.
La tua osservazione relativa alla dilatazione termica è corretta, ma i calibri dovrebbero essere costruiti con leghe che compensano le variazioni di temperatura per minimizzare il fenomeno.
Comunque, a prescindere dalla tecnologia costruttiva (ottica, magnetica o capacitiva), il principio dell'encoder è sempre lo stesso: fornisce in uscita due segnali digitali in opposizione di fase generati dal sin pickup e dal cos pickup che "leggono" le capacità fornite rispettivamente dalla striscia sin plate e da quellacos plate dello slider che scorre sullo stator.