Riscaldare filo resistivo con lettura temperatura da variazione resistenza interna

Salve a tutti,
Esiste un modulo che permetta di pilotare un sistema di riscaldamento a filo resistivo in nickel o acciaio (tipo quelli da sigaretta elettronica) con controllo della temperatura tramite la lettura della resistenza interna del filo che si riscalda ( come appunto le sigarette elettroniche con controllo temperatura)
Chiedo scusa se non sono stato molto chiaro ma sono molto inesperto in materia.
Grazie a tutti per eventuali aiuti

Credo di aver capito cosa vuoi fare, non so se un modulo esista gia pronto, ti serve comunque un generatore di corrente costante e conoscere le caratteristiche chimico-fisiche del filo che vuoi usare.

A quel punto, una volta che sai quale resistenza (e quindi quale tensione avrai ai capi della resisitenza se alimentata a corrente costante) ha il tuo tratto di filo, e di quanto esattamente la resistenza cambia in funzione della temperatura di quel particolare materiale, potresti leggere la temperatura leggendo la tensione ai capi del filo.

Se ad esempio (come nella maggior parte dei metalli) la resistenza aumenta all'aumentare della temperatura e se aumenta di "tot" milliohm per grado, potrai alimentarlo a corrente costante per fargli raggiungere una determinata temperatura, sapendo che quella lunghezza di filo di quel diametro e di quel materiale, a tale temperatura avra "X" resistenza e quindi sara' a quella temperatura quando la tensione ai suoi capi avra' raggiunto "Y" volt.

Pero' non e' facile fare una "regolazione" in quel modo, perche' le variazioni di temperatura dovresti farle cambiando appunto la corrente, e quindi il sistema dovrebbe adattarsi ad ogni singola operazione di variazione ... un conto e' farci un termometro, ad esempio i termometri a filo caldo per rilevare le temperature dei flussi d'aria, perche' li si legge la variazione in rapporto ad una corrente fissa e conosciuta senza bisogno di dover adattare o regolare la temperatura, ma per farci una regolazione le cose si complicherebbero parecchio ... non riesci semplicemente ad agganciare una microscopica NTC al filo ?

Grazie per la risposta, il filo avvolge un tubo capillare che sarà attraversato da un fluido, riscaldandolo… la problematica è gestire gli sbalzi termici al variare della portata del flusso, ho già un setup con sonda pt100 ad alta velocità di risposta, ma non è comunque sufficientemente veloce a gestire i cambi di velocità di attraversamento del flusso, che esce sempre più freddo all’ aumentare della portata rispetto alla temperatura impostata.
Ho provato ad usare un blocco riscaldante con cartuccia tipo stampante 3d, ma la massa termica del blocco non migliora la situazione… rallenta soltanto la frequenza di “oscillazione termica”, introducendo anche un forte effetto ariete quando raggiunge la temperatura impostata, superandola di molto… si può mitigare con un controllo in pwm e un PID Tuning… ma non gestirebbe i cambi di flusso…

Non credo lo gestirebbe lo stesso con il tuo sistema, anzi, probabilmente avresti persino piu variazione, perche' il flusso dovrebbe prima raffreddare il tubo, poi il materiale isolante, poi il filo (salvo che il tubo non sia in vetro, dove mancherebbe il materiale isolante ma peggiorerebbe la situazione data la scarsa conducibilita' termica del vetro).

L'unica possibile soluzione che mi viene in mente sarebbe usare un preriscaldatore (una sezione riscaldante prima del tubo capillare, mantenuta a pochi gradi di differenza da quella finale e contenente una serpentina) ... e se i tubi e' richiesto siano in vetro per motivi qualsiasi, che sia il preriscaldatore che il capillare siano "annegati" in un mezzo che sia un buon conduttore termico ma allo stesso tempo non sia rigido (per evitare la rottura del vetro per differenza di dilatazione termica ... potrebbero essere tubetti in silicone riempiti di grasso termico con annegati dentro anche gli elementi riscaldanti ed i sensori, ad esempio, o altri sistemi simili)

E mi sa che un PID sia indispensabile, magari unito ad un flussimetro per aiutare a compensare le variazioni di flusso aumentando o diminuendo i parametri del PID in proporzione.

Altro cosi al volo non mi viene in mente.

Questo metodo di controllo e misura della temperatura del filo o piattina riscaldante viene molto usato con sistemi per la termosaldatura di materiali plastici come ad esempio il polietilene.

Realizzare un generatore variabile a corrente costante in grado di erogare tutta la potenza necessaria, credo che sia veramente costoso ed impegnativo!

Nei sistemi industriali suddetti si usa tipicamente un controllo di tipo impulsivo a tensione costante misurando la corrente che attraversa l'elemento riscaldante.
Conoscendo/misurando la resistenza del filo a temperatura ambiente ed il coefficiente di temperatura del materiale, si ricava in modo indiretto la temperatura in funzione della corrente che attraversa l'elemento riscaldante.
Immagino che le sigarette elettroniche abbiano un principio di funzionamento simile.

Variando frequenza e durata degli impulsi si realizza il controllo ad anello chiuso desiderato con un PID o con algoritmi analoghi.

Vero, pero' il suo problema sembra essere piu che altro quello di garantire la temperatura costante del fluido al variare del flusso, cosa che considerando inerzie termiche, trasferimenti e conduttivita' termiche varie, non vedo semplice se non usa un preriscaldatore come buffer :wink:

Se le cose stanno così allora temo che misurare la temperatura della resistenza sia comunque poco utile a meno di non conoscere esattamente ed in ogni condizione la quantità di energia trasferita al liquido dal sistema di riscaldamento, cosa immagino tutt'altro che lineare.

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