Buongiorno a tutti cari amici, vorrei porvi dei quesiti di natura pratica e teorica.
La mia necessità di utilizzare dei 2N2222 è legata al fatto che, leggendo in giro, ho notato come per un uso ON-OFF i NPN sono più consigliati.
Il mio intento è quello appunto di interruttore. Sto progettando una piccola centralina che raccoglie dati di vario genere: dall'umidità terreno, a quella dell'aria, alla pressione, alla luce eccetera...inoltre è presente un modulo RTC, un modulo bluetooth hc-05 uno schermo e altre cosucce.
Ora, il mio intento era quello di usare il transistor per "spegnere" determinate unità...in particolare mi interessa ammazzare il hc-05 nel tempo in cui non vi è necessità di utilizzo, per poi magari riattivarlo tramite un bottone che manda in saturazione il transistor.
Avevo quindi pensato di usare un NPN per interrompere a comando l'alimentazione di tale modulo (leggevo che quando è in attesa di connessione si aggira sui 40mA di consumo, troppissimi per i miei utilizzi)...qui la domanda teorica...è giusta come cosa? E' fattibile più che altro?
Il mio problema è che questo modulo non ha un consumo costante...leggevo che quando è in attesa consuma circa 40mA, una volta collegato va sui 20mA, sempre collegato ma in fase di standby scende a 4mA....ora...come dimensiono la resistenza di base del NpN?
i dati a mia disposizione sarebbero...:
- transistor : 2n2222
- Hfe :100-300
- Corrente collettore : 40mA? 20mA? 4mA? booo
- Volt base : 5V
- Voltage drop : circa 1V
Ora, calcolando con 40mA mi verrebbe una Rbase di 10K, con 20mA una 20K con 4mA addirittura 100K....va da se che tra 10 e 100 c'è un'ordine di grandezza...non sono proprio paragonabili...come devo regolarmi? potete aiutarmi?
Ringrazio tutti, buona domenica...