Quello schema cosi come e', potrebbe dare problemi senza alcun segnale in ingresso ... infatti essendo entrambi gli stadi accoppiati a massa solo capacitivamente, senza segnale risultano "volanti" ... come dice cyberhs, mettici un pull-up sull'ingresso del primo inverter, valore fra i 10K ed i 100K, in base alla sensibilita' ed alla bobina che usi (anche se in quella configurazione la porta e' usata come amplificatore, e' comunque meglio non lasciare l'ingresso "volante" in ogni caso) ... sarebbe meglio metterci anche un diodo veloce, tipo 1N4148, fra il pin di ingresso del primo inverter e la massa, dopo il condensatore da 1n, con il catodo verso il pin e l'anodo verso massa, tanto per tagliare la parte negativa del segnale captato, che agli ingressi digitali non fa mai bene 
inoltre, quelle segnate come "induttanze", sarebbe bene che fossero avvolgimenti realizzati su un telaietto piu grande, oppure bobile su un nucleo lineare senza alcuna schermatura, e non induttanze incapsulate come quella in foto (che a volte sono schermate verso l'esterno per non raccogliere disturbi, e quindi ovviamente come antenne o captatori non valgono nulla ;))
Per il resto, non so, io avendo due porte libere inutilizzate, avrei fatto il circuito in modo diverso ... tipo quello allegato, che ho buttato giu al volo ... il primo stadio amplifica ed inverte (tranne la componente negativa, tagliata dal diodo in ingresso), all'uscita hai zero senza segnale ed un'onda quadra con segnale captato ... il diodo carica il condensatore sull'ingresso del secondo stadio, che si scarica sulla R da 100K senza segnale presente (per convertire la frequenza in un livello logico definito), ed il terzo si limita ad invertire, cosi dovresti avere zero in uscita senza segnale captato, ed uno con segnale captato ...
Particolare importante, che non era menzionato neppure sullo schema originale, il condensatore contrassegnato da "22n" in parallelo alla bobina ricevente, non e' detto che debba essere da 22n per forza, perche' deve "risuonare" con l'induttanza della bobina, alla frequenza del trasmettitore (in modo da realizzare un circuito accordato sulla frequenza usata dal trasmettitore, che potrebbe anche essere diversa dai 34KHz) ... quindi a secondo della bobina usata e della frequenza usata, puo essere necessario cambiarlo e sperimentare con diversi valori, finche' si trova la sensibilita' maggiore dell'insieme ...