Allora pima un pò di teoria
Switching o "commutazione" Possiedono circuiti più complessi rispetto ad un alimentatore tradizionale, ma hanno diversi vantaggi, tra cui un minore ingombro e peso a parità di potenza, un rendimento maggiore e quindi minore calore prodotto, ma sono meno adatti per l'uso in laboratorio, essendo caratterizzati da un elevato ripple e dalla generazione di componenti spurie ad alta frequenza, che possono interferire nel funzionamento di alcune apparecchiature.
Il principio di funzionamento si basa sul fatto che un trasformatore, per essere più efficiente, richiede un nucleo ferromagnetico più piccolo e molto più compatto, a parità di potenza, all'aumentare della frequenza operativa. Negli alimentatori elettronici vengono utilizzati particolari trasformatori fatti funzionare a frequenze di decine o centinaia di migliaia di Hertz invece dei 50 Hz della rete elettrica europea di distribuzione. Il nucleo di questo trasformatore è in Ferrite, materiale realizzato con polveri metalliche incollate, invece dei tradizionali lamierini di ferro, che alle alte frequenze comporterebbero una notevole perdita di energia.
In un alimentatore elettronico la tensione di rete viene per prima cosa raddrizzata e livellata con un condensatore. Successivamente un circuito oscillatore genera a partire da questa corrente continua, una corrente alternata di elevata frequenza, che viene applicata ai capi dell'avvolgimento primario del trasformatore; la tensione in uscita, presente ai capi dell'avvolgimento secondario del trasformatore, viene raddrizzata e livellata.
La funzione di stabilizzazione è solitamente ottenuta retroazionando l'errore del segnale in uscita sul regime di funzionamento dell'oscillatore. In pratica, un circuito misura la tensione di uscita, e se questa risulta troppo alta viene ridotta l'energia inviata dall'oscillatore al trasformatore, se invece la tensione scende, viene aumentato il flusso di energia. Grazie a questo sistema molti alimentatori switching sono in grado di accettare in ingresso un'ampia gamma di tensioni e frequenze. Per esempio gli alimentatori per Notebook spesso possono essere collegati sia alla rete europea a 230 V/50 Hz, sia a quella statunitense a 115 V/60 Hz.
L'apparato è reso più complesso dalla presenza di sistemi di protezione contro sovraccarichi e cortocircuiti, e da filtri necessari per evitare che il segnale ad alta frequenza si propaghi verso il carico oppure ritorni verso la rete elettrica.
OK fino a qui ci siamo più o meno abbiamo capito cosa sono e costano relativamente poco ora un'altra questione come calcolo quanti A e quanti V devo applicare alla mia scheda?
La scheda è questa con 3 nema 17 bipolari http://www.ebay.com/itm/New-CNC-TB6560-3-Axis-Stepper-Motor-Driver-Controller-Board-/180894101825?pt=LH_DefaultDomain_0&hash=item2a1e20f141
Facendo il conto dovrebbero essere 12v e 5A di conseguenza questo alimentatore dovrebbe andare bene http://www.ebay.com/itm/DC-12V-5A-60W-Output-Switch-Power-Supply-Driver-For-LED-Strip-Light-Display-9-/180838283794?pt=LH_DefaultDomain_0&hash=item2a1acd3a12
è giusto?
a quanto pare molti ne usano uno da 10A
http://www.ebay.com/itm/120W-Switching-Power-Supply-12V-10A-Single-Output-/300739370622?pt=LH_DefaultDomain_2&hash=item4605769e7e
allora ecco le domande se sbaglio amperaggio rischio di bruciare qualcosa?
come funziona quest'alimentatore come lo collego alla presa elettrica ?e l'output ha il gnd e i 12v giusto?