salve, da neofita in elettronica quale sono mi chiedevo se qualcuno fosse in grado di spiegarmi semplicemente come funziona e a cosa serve un condensatore.
Ho letto molte guide su internet ma non ho ancora capito quando va messo un condensatore all'interno di un circuito di arduino e a che cosa serve.
Rimanendo nella mia vergogna per aver posto una domanda così stupida vi saluto
Ha diverse funzioni. Un Ingegnere asettico ti direbbe che è un elemento accumulatore di cariche elettriche, le quali, di natura opposta, si accumulano su due versanti opposti di due superfici metalliche, separate tra loro da un elemento dielettrico. E u continueresti a non sapere cosa è un condensatore...
Un Ingegnere "umano" ti direbbe che è un componente elettronico che ha svariati impieghi, tanti, troppi per esaurirli in 3 righe. E poi oggi è Sabato e si va fuori a cena. Lunedì ne riparliamo... XD
Vabbè.. ma solo un tipo di utilizzo. Quello più nabbo.
Un condensatore accumula una tensione ed una corrente come una batteria. Ovviamente, normalmente, ha capacità molto limitate, per cui se prendi un grosso elettrolitico e lo carichi con un alimentatore settato a 2V, una volta staccato dall'alimentatore a 2 Volt, ci puoi collegare un LED e vedrai che questo si accende per un numero X di secondi (a seconda del suo valore in migliaia di microfarad) dopo di che avrai una più o meno veloce scarica, che potrai considerare osservando il LED che piano piano si spegne.
Questo era l'impiego nr 1. Ne rimangono almeno altri 40...
BaBBuino fai dei esempi pericolosi.
Non puoi attacare un LED a un condensatore caricato a 2V. A secondo del tipo di LED ( colore) o si bruca o non si accende o si accende molto poco.
Un condensatore accumula un a carica ( corrente per tempo). Quando la tensione ai suoi capi é minore di qella della carica accumolata da correnete, quando é minore riceve corrente.
Questo fa che puoi usarlo per filtrare una tensione ondulata come per esempio una tensione che ricevi da un trasformatore quando la hai rettificata con un diodo o ponte diodi. senza condensatore quella varia tra 0V e valore massimo. Con un condensatore opportunamente dimensionato la ugualizzi a una tensione intermedia.
Condensatori si usano anche per eliminare delle punte di tensioni (spikes) sui integrati.
Ciao Uwe
2V pericolosi? La maggior parte dei LED moderni è a 2V, il LED Rossi sono a 1,8V-1,9V ma sopportano tranquillamente anche oltre i 2 V (con Arduino e una resistenza da 220 Ohm si superano i 2V). Che pericolo ci sarebbe? E poi è un esempio didattico, non un esperimento pratico che ho consigliato di fare... Potrebbe saltare in aria? Mah...
2V pericolosi? La maggior parte dei LED moderni è a 2V, il LED Rossi sono a 1,8V-1,9V ma sopportano tranquillamente anche oltre i 2 V (con Arduino e una resistenza da 220 Ohm si superano i 2V). Che pericolo ci sarebbe? E poi è un esempio didattico, non un esperimento pratico che ho consigliato di fare... Potrebbe saltare in aria? Mah...
Non scrivevi niente di una resistenza.
Un LED polarizzato in conduzione ha una curva U/I espotenziale come un diodo. Questo vuol dire che una piccola variazione di tensione ha come conseguenza una grande variazione di corrente. Da cosa deduci la Tua affermazione
LED Rossi sono a 1,8V-1,9V ma sopportano tranquillamente anche oltre i 2 V
Solo perché l' hai provato e non Ti si é rotto? Se usi un LED fuori dalle sue specifiche ( con una correte UF troppo alta) la sua vita media decade rapidamente.
con Arduino e una resistenza da 220 Ohm si superano i 2V
Non si superano i 2 V sul LED. La tensione sul LED é (5V-Uf)/220Ohm Se é un LED ROSSO HE Uf é ca tra 1,6V e 2,4V. La corrente é tra ca 15mA e 12mA. Visto che i valori citati sono per 20mA la tenione del LED sará ancora piú piccolo.
Se colleghi un LED senza resistenza ad una alimentazione di 2V avrai una corrente tra 80mA e 10mA a secondo della Uf e della temperatura del LED.
Ciao Uwe
Uwe c'è un problema di comunicazione tra me e te.
Hai detto che è un consiglio pericoloso usare un condensatore caricato a 2 V per accendere un LED. La pericolosità dove starebbe? nell'eventualmente bruciare un LED?
Abbi pazienza, ma provando anche 10.000 volte non riuscirai MAI a bruciare un LED con 2 Volt (forse un LED a Infrarossi, che lavorano a 1,6V) e non perchè l'ho provato io.
E non ho scritto di nessuna resistenza, perchè non serve nessuna resistenza. Tutto quello che hai detto circa le curve, la rapidità della curva nel rapporto tensione corrente, mi sono noite. Ma bisogna avere la capacità di adeguare il proprio linguaggio al proprio interlocutore. Altrimenti si fa sfoggio gratuito di conoscenze che nulla servono a chi è alle prime armi.
E l'esempio che ho fatto è assolutamente calzante, mentre non lo è dire che è un suggerimento "pericoloso" (ma pericoloso per chi? per un LED???).
E poi basterebbe (senza cercare curve caratteristiche di una singola marca di LED), queste generiche informazioni che sono presenti in ogni dove:
"In linea generale, quando non si possiede il datasheet specifico, si può considerare per i LED consueti di diametro 5 mm una tensione Vf pari a circa 2 V ed una corrente di lavoro If prudenziale di 10-15 mA, fino a 20 mA. Valori superiori di corrente sono in genere sopportati, ma non assicurano un funzionamento duraturo."
BaBBuino:
2V pericolosi? ...
Dipende dal condensatore ... questo qui potrebbe essere pericoloso anche a 2V
XD XD XD
Scherzi a parte, se ad un condensatore da 10000uF caricato a 2V ci attacchi un led rosso, il picco di corrente, anche se dura mezzo secondo, ti potrebbe vaporizzare il chip prima che te ne accorgi
Cioè... spiega... sono curioso.. che picco?
Un alimentatore da 10A, eroga picchi di corrente anche 3 volte la corrente nominale, ma non è che se colleghi un LED ad un alimentatore che può fornire un picco di 30A per qualche mSec, questi va a finire sul LED, se questo non ha un impedenza così bassa da richierderlo. E non ce l'ha!
BaBBuino:
E non ce l'ha!
Forse è meglio che ti vai a vedere come è fatta la curva I/V di un led, non appena entra in conduzione una variazione di poche decine di mV comporta una grossa variazione della corrente.
Se ad un led che si accende a 1.8V colleghi 2V, senza nessuna limitazione di corrente, tramite una sorgente in grado di fornire correnti elevate, come può essere un grosso condensatore, quel led come minimo si comporta come un vecchia lampada flash al magnesio, ovvero lampo luminosissimo e poi il buio con filo di fumo, se sei sfortunato ti esplode letteralmente in mano.
Uwe c'è un problema di comunicazione tra me e te.
Hai detto che è un consiglio pericoloso usare un condensatore caricato a 2 V per accendere un LED. La pericolosità dove starebbe? nell'eventualmente bruciare un LED?
Astrobeed te lo ha spiegato.
Hai ragione che a un principiante é meglio non spiegare tutto fino al minimo. Le cose essenziali e i pericoli vanno dette con parole e frasi semplici. Non é giusto dire cose grossolane e generalizzazioni come un LED funziona a 2V (come indirettamente hai detto Tu).
Ciao Uwe
Stiamo montando uin caso internazionale per una minkiata colossale. come già detto conosco benissimo la curva, come detto prima, tipica del Led, o di uno Zener o di un Transil, per per piccole variazioni della tensione nella zona di lavoro, corrispondo a ripide-rapide variazioni di corrente, ma è universalmente riconosciuto che un LED non brucia con 2V.
Per scaramanzia, per verificare quanto sostengo, almeno empiricamente, con il mio ragazzo di officina ne abbiamo provati ad accendere una 40ina di diverso tipo, collegati ad un alimentatore settato a 2,0V precisi. Nessuno, dicasi nessuno, ha avuto alcunchè di danno, o ecccessiva luminosità da far presagire un PERICOLO per l'utilizzatore o per il LED. Questo detto senza la pretesa che abbia valenzxa assoluta, ma quantomeno prpobante sul piano statistico.
Fermo restando che è possibile che ci sia la remota possibilità che un LED a 2V potrebbe, non dico bruciarsi, ma accendersi eccessivamente e quindi ridurre considerevolmente la sua vita, non vedo come si possa utilizzare impropriamente il termine "E 'PERICOLOSO": "BaBBuino fai dei esempi pericolosi".
Il punto è quello, una frase poco felice e fuori contesto. E francamente mi ha dato fastidio, se no nemmeno replicavo.
Babbuino
Le m.. c.. le dici Tu.
Prima consigli di caricare un "un grosso elettrolitico" con 2 V e collegarlo a un LED anche questo non specificato. Poi fai dei test con un alimentatore non specificato e con dei LED pure questi non specificati. Da queste prove non significative perché prive di una documentazione tecnica da poterli controllare o ripetere vuoi dedurre in modo generico una regola generale che i LED non si rompono.
Ciao Uwe
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Non è stato affatto un "consiglio" impariamo l'Italiano. E' stato un esempio banale, senza ulterioriindicazioni perchè era solo un pretesto dimostrativo come se ne fanno dureante una sessione didattica, senza che abbiano cvalore di consiglio. Un esempio buttato lì, e certamente NON-PERICOLOSO.
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Se vuoi ti specifico le caratteristiche di tutti i LED che ho provato, ma sarebbe ininfluente perchè la prova pratica ha dimostrato quanto segue: Un Led, nella stragrande maggioranza dei casi, NON SI BRUCIA con 2V e NON e' PERICOLOSO provarli. Il test non ha verificato nessun danno su 40 testati, di diverso tipo: Rossi, Arancioni, Blu, Verdi, Gialli, Bicolore, 3mm, 5mm, Rettangolari, Rotondi. Di più non ne avevo, ma statisticamente posso affermare che in una qualche misura è più corretto dire che con 2V un LED non si brucia, piuttosto che il contrario, e NON E' PERICOLOSO.
Dove sarebbe la mink..ata? Per me è stata più una minchiata dire che è PERICOLOSO, in quanto il termine indica una ALTA probabilità che qualcosa produca un danno (normalmente riferito alla salute di un essere umano, non un oggetto) E qua abbiamo dimostrato che non esiste nemmeno una alta probabilità di danneggiare un LED, e se c'è, è una probabilità bassa, non alta, cioè che NON presagisce un pericolo.
PERICOLOSO si intende per la vita del led.
Cosideriamo anche i cavi necessari per collegare il led all'alimentatore, e l'impedenza interna di questo.
I led recenti hanno una buona tolleranza alle alti correnti transitorie, questo è legato al fatto che ci sono circuito che dosano l'intensità luminosa tramite segnale PWM. Un tempo i led erano molto più delicati e un eccesso di corrente finiva per interrompere la giunzione, ora con le nuove tecnologia, un led da 20mA lavora anche a 100mA senza guastarsi all'improvviso, ma ovviamente dipende dal led e si tratti di casi sperimentali che certamente riducono la vita del led intesa come quantità di luminosità emessa.
Si ne ho fatti fuori un centinaio in tutta la mia vita, sono sadico ma ho imparato ciò che non è scritto sui libri.
PS: approposito di led, ne ho sette rossi su un circuito di test, dove sono usati come spie di stato, 6 fanno tutti la stessa luminosità, uno solo poco più piccolo e di un rosso scuro ma fa una luce incredibile, se anche gli altri sei potrei accontentarmi di 5mA per led. Quindi quando dovete acquistare dei led on line, prima cercate il datasheet, perchè all'apparenza sono tutti uguali, a conti fatti no.
Ciao.
Ho notato anch'io una discreta, per non dire notevole, tolleranza di tensione (quindi di corrente) sopportata dalle nuove generazioni di LED (questo potenzia ancora di più il fatto di quando parlavo di generici 2V per un generico LED.
Il fatto di utilizzarne in serie prendendoli dallo stesso lotto, lo darei per scontato, non solo per le tolleranze di corrente e/o di luminosità, ma anche perché e molto difficile trovarne due di marche diverse che abbiano lo stesso identico case.
mmm... tutto sto casino per un led XD
e io che domandavo solo qualche caso in cui un condensatore posto in un circuito fosse utile
cmq cosa farebbe un condensatore? senza entrare nel particolare ossia che è un accumulatore di carice ecc ecc che non mi fa capire a che serve.
Un condensatore elettrolitico fondamentalmente accumula energia per poi riversarla al momento opportuno
Un condensatore ceramico o in poliestere, messo in proissimità dei pin di alimentazione dei circuiti integrati serve per tagliare i disturbi provenienti dall'alimentazione e farli lavorare meglio
Un condensatore posto in serie ad un segnale serve per bloccare la componente in corrente continua
Un condensatore posto in parallelo ad un segnale serve per bloccare la componente in corrente alternata
Un condensatore in serie con una resistenza in parallelo crea un filtro passa-alto
Un condensatore in parallelo, preceduto da una resistenza in serie, crea un filtro passa-basso
Un condensatore in parallelo con una impedenza in serie, crea un filtro anti-RF
Senza offesa ma dovreste ripassare l'italiano prima di farvi battaglia su chi dice più banalità inutili su i Condensatori.
Wos hosch gmoant? Iaz noch 2 Johr fong i net un eppes auszubessern.
Pfiati Uwe
PS. Volontariamente scrito nel dialetto della mia madrelingua.
davidino81:
... ripassare l'italiano ... inutili su i Condensatori.
(non ho resistito ... :D)