come da titolo
gli ingressi analogici di arduino sono ad alta impedenza ???
grazie
uffa, perché nessuno si fa il lavoro di consultare la documentazione tecnica (scusami lo sfogo)
pagina 257
The ADC is optimized for analog signals with an output impedance of approximately 10 k[ch937] or
less. If such a source is used, the sampling time will be negligible. If a source with higher impedance
is used, the sampling time will depend on how long time the source needs to charge the
S/H capacitor, with can vary widely. The user is recommended to only use low impedance
sources with slowly varying signals, since this minimizes the required charge transfer to the S/H
capacitor.
vedi anche il grafico di questa pagina.
e a pagina 323
RAIN, Analog Input Resistance, tipical 100 M[ch937]
Ciao Uwe
hai ragione ma io ero partito dalle pagine di arduino nelle quali non sono riuscuto a trovarlo, non avevo proprio pensato al datasheet del micro.
Grazie
PS un altra domanda so che non gestisce correnti negative ma nel caso arrivino ad un pin cosa succede (ad esempio -2.5V)?
Ciao alfa75
Cerca di essere piú attento: tensione e corrente sono 2 cose totalmente diverse.
Il ATmega gestisce "correnti negative". Se guardi un uscita e consideri la direzione della corrente dal polo positivo al polo negativo quando hai un carico collegato tra la tensione di alimentazione e pin di uscita e quello messo a LOW la corrente entra nel Pin, se colleghi il carico a massa e metti l' uscita a HIGH la corrente esce. Guardando solo l'uscita hai una volta una corrente negativa e nel altro caso una positiva (direzione della corrente).
Le cose sono diverse se parliamo di "tensioni"
Tensioni piú negative della tensione di alimenazione negativa ( gnd oppure su integrati analogici V- ) sono da evitare; rischi di rompere l' integrato. Il valore massimo consentito é generalmente da -0,5 a -0,7V rispetto a GND o -V.
i valori massimi consentiti (oltre le quali daneggi il Atmega) li trovi nel sudetto datasheet a pagina 313,
capitolo 28.1 Absolute Maximum Ratings
Se devi per esempio misurare una tensione alternata ( massimo 2,5V picco picco che sono 1,8V effettivi per un segnale sinusoidale) c'é il trucco di collegare la massa del segnale da misurare non a massa del Arduino ma ad un partitore di tensione ( due resistenze uguali messe tra alimentazione e massa) che ti da 2,5V. In questo modo una tensione alternata di 2,5 V viene visto dal entrata analogica del Arduino come una tensione tra 0 e 5V. Questo trucco puoi adottare solo se la massa dei 2 circuiti é isolata tra di loro.
Ciao Uwe
il punto è questo ho un circuito per il PH che va da 0-5V nell'intervallo da 3 a 10, se dovesse capitare minore di 3 la tensione sarebbe negativa in quel caso romperei il micro allora.
per evitare di superare i 5V ho messo un diodo 5.1V ma sotto come posso fare? anche se in realtà non dovrebbe scendere mai sotto il 4
dipende; che tensione usi per alimentare i amplificatori operazionali. Se usi gnd e 5V l'uscita non puó dare come uscita tensioni piú grandi;
Mi mandi il schema elettrico?
Ciao Uwe
soono 2 amplificatori operazionali alimentati con +/-5V il problema vero con ph superiore a 10 non si pone essendo l'uscita dell'amplificatore non superiore a 5V per cui niente diodo, ma con ph sotto o 3 la tensione diverrebbe negativa (a tre non arriva mai) ma per precauzione cosa si può fare?
altrimenti mi tocca fare un range 0-10V in moso che non può da assolutamente tensioni negative
per i phmetri l'alimentazione duale, almeno nel primo stadio di adattamento dell'impedenze, è praticamente obbligatoria (salvo ic appositi).
Il secondo operazionale dovrebbe disporre di un uscita offset per gli aggiustamenti minimi.
un trucco per condizionare il segnale sarebbe quello di sommarlo ad una tensione positiva fissa in modo che il risultato non sia mai negativo e resti proporzionale