Dunque. Penso sia giunto il momento di spiegare il funzionamento in modo più aprofondito (o meglio, mi scuso per non averlo fatto prima)
il sistema che sto cercando di ralizzare avrà più o meno questo aspetto:
tramite la manopola, potrò controllare il fuoco sulla lente a distanza.
Ora iniziamo ad analizzare le problematiche.
inanzi tutto non tutte le lenti sono uguali. Ci sono tre principali situazioni:
- Messa a fuoco meccanica. Una lente all'interno dell'obiettivo viene spostata meccanicamente da un sistema meccanico molto preciso che si ferma quando la lente raggiunge la "minima distanza di messa a fuoco" o la "massima distanza di messa a fuoco".
- Messa a fuoco meccanica senza fine corsa. Il funzionamento è sempre meccanico ma la ghiera del fuoco continua a girare a vuoto e all'infinito anche se la lente ha raggiunto la "massima o minima distanza di messa a fuoco".
- Messa a fuoco "focus by wire". In questo caso, la ghiera del fuoco gira su un encoder o un sensore e a spostare la lente non è un meccanismo meccanico bensi un motore elettrico.
le lenti focus by wire sono le più odiose, si perde quella fantastica sensazione meccanica poiché l'accelerazione non è lineare. Inoltre, normalmente, una volta trovato un "fuoco" (se camera e soggetto rimangono alla stessa distanza) anche muovendo la ghiera, si può tornare al "fuoco" precedente semplicemente riportando la ghiera nella posizione precedente (spesso se si ha un cambio di fuoco, i due fuochi vengono proprio segnati con un pennarello, in modo da non sbagliare quando si gira). Con una lente "focus by wire" questo non e possibile, poichè non essendo lineare, una volta spostata la ghiera non si potra tornare indietro a meno che la ghiera non venga rispostata indietro alla stessa identica velocità.
Ovviamente io voglio mantenere la massima compatibilità.
Ho quindi pensato a dare due modalità di funzionamento al dispositivo:
A. Nel primo caso, la ghiera del follow focus si comporterà come la ghiera di una lenta del caso 3 (focus by wire). Girando la manopola faremo girare la ghiera, ma non avremo nessuna linearità e sarà molto difficile acquistare familiarità con questo sistema.
B. Nel secondo caso, il follow focus farà una taratura iniziale (automatica nelle lenti che si fermano a fine corsa e manuale nelle lenti meccaniche ma senza fine corsa). Ad ogni posizione dell'encoder rotativo che sarò attaccato alla manopola del mio follow focus, sarà assegnata una posizione del motore. Questo sistema garantirà la massima linearità e permetterà all'operatore di avere la migliore sensazione-esperienza.
-zef-:
il modo più semplice è contare i passi, ma calcola che ti serve un qualche sistema per sapere da dove parte il motore in quanto quando non alimenti il circuito o nel caso perdi passi allora perdi anche il riferimento della posizione raggiunta, poi dipende anche dalla precisione di posizionamento che ti serve tra un accensione e l'altra.
Dunque come spiegato, in modalità "A", non servirà contare i passi del motore.
In modalità "B" si farà una taratura, potrà essere memorizzata nelle lenti di tipo 1 ma già con le lenti di tipo 2 si dovrà ritarare ad ogni accensione (credo, correggetemi se sbaglio)
Etemenanki:
Direi che la prima cosa da stabilire, sia QUANTO realmente veloce ti serve lo spostamento ... come un'autofocus rapido del tipo mezzo secondo per focheggiare, o solo abbastanza da poter seguire un'oggetto che si sposta relativamente lento, quindi magari anche se per far ruotare l'intero campo di fuoco ci metti 3 o 4 secondi non importa ? ... da li, si puo arrivare dove vuoi, o almeno vedere se la cosa si puo fare 
Avere la possibilità di "focheggiare" in modo veloce e brusco è non dico fondamentale ma importante. Potrebbe servire un giorno un cambio di fuoco veloce.
Anche perchè ricordiamo che c'è anche una riduzione sulla lente stessa. Cioè ci sarà già un rapporto di riduzione di circa 5 a 1 fra la lente e l'ingranaggio sul motore-gearbox. Alcune lenti hanno bisogno di girare solo 90 gradi per passare dalla minima distanza di messa a fuoco alla massima, altre, ad esempio quelle per il cinema, compiono anche un giro completo.
Etemenanki:
Poi di possibilita' ne esistono diverse ... puoi usare un servo per alti carichi, puoi usare un motorino DC con riduttore accoppiato ad un potenziometro che ti emula un servo (in pratica, piloti il motoriduttore con il circuito di un servo, usando come potenziometro di feedback un potenziometro esterno accoppiato all'oggetto da ruotare, in base al tipo di ingranaggi che scegli, gli puoi far fare i gradi di rotazione che vuoi ... volendo fare piu giri ma mantenendo la precisione e la possibilita' di indicare i gradi di rotazione come per i servo normali, ad esempio, si puo usare un potenziometro multigiri, se l'ingombro/spazio disponibile lo consente), puoi usare un passo-passo con demoltiplica, ed allora serve un finecorsa per il punto iniziale (quando accendi, porti il tutto "a zero", e poi da li calcoli le posizioni in base al numero di passi che gli dai) ... ci sono diversi modi di farlo, ma la prima cosa da conoscere e' "quanto" esattamente il tutto deve muoversi, ed a che velocita' soprattutto ...
Ma un servo non è appunto un sistema retro-azionato composto da un motorino DC con riduttore accoppiato ad un potenziometro?
Un potenziometro multigiri sarebbe anche una possibilità, ma inizia a essere un po' complesso e vorrei mantenere le dimensioni il più ridotte possibile. Inoltre mi impedirebbe di girare all'infinito.
Ho anche visto che alcuni motori passo passo hanno la così detta "hall detection output" cioè un sistema con un magnete che da un segnale ad ogni giro su un contatto dedicato solo a quello.
grazie ancora a tutti!