Ciao, a quanto gia correttamente detto da uwefed, aggiungo solo che MQ135 e' un sensore "generico" per la qualita' dell'aria, ed andrebbe usato solo per dare una generica misurazione della possibile percentuale di inquinanti (con la funzione di rilevare solo se ce ne sono troppi), in quanto oltre a non discriminarli fra loro, e' sensibile anche alla CO2 (anidride carbonica, diversa da CO, monossido di carbonio), e se misurasse zero anche di quella, allora avresti comunque un problema.
Mi spiego meglio, una certa percentuale (minima, tipo 0.5% mi sembra di ricordare) di CO2 e' non solo necessaria, ma anche indispensabile, in quanto la totale assenza di essa (o comunque al di sotto di una certa soglia, molto bassa), puo causare alcalosi respiratoria, rischio di apnea (se il riflesso respiratorio si arresta) ed effetto Bohr inverso (roba tecnico-medica relativa al peggioramento dell'ossigenazione dei tessuti a causa del malfunzionamento dell'emoglobina, ma non essendo un medico, non ne so molto di piu).
Questo riflesso respiratorio automatico negli esseri umani (e nella maggior parte dei mammiferi), e' quello che ti fa respirare anche quando non ci pensi o non te ne accorgi ... questo riflesso e' innescato dall'anidride carbonica rilevata nel sangue (e parzialmente dipendente anche dall'anidride carbonica presente nell'atmosfera), e se e' assente c'e' il pericolo che si smetta di respirare in automatico senza accorgersene.
Un "vero" sistema di controllo della qualita' dell'aria (o almeno, uno che possa dare informazioni piu precise di quel sensore) e' di solito costituito da un gruppo di piu sensori, ognuno specifico per certi tipi di gas e sostanze, pero' c'e' anche da dire che le unita' da laboratorio, per quanto siano precise, costano un paio di spropositi e non avrebbero senso in un'apparecchio autocostriuto ... si potrebbero invece usare alcuni sensori economici che' per quanto abbastanza "generici" (nel senso che danno comunque indicazioni relative ad una classe o ad un gruppo di sostanze, invece che a singole sostanze), ti consentirebbero di farti una centralina di controllo piu efficente e con indicazioni piu complete.
Ad esempio, un sistema multisensore di questo tipo:
MQ2, sensibile a molti gas infiammabili, GPL, butano, propano, metano, alcool, idrogeno
MQ3, molto piu sensibile all'alcool che al resto
MQ7, questo e' sensibile al monossido di carbonio e all'idrogeno, oppure MQ307A, molto piu sensibile al monossido di carbonio e molto meno all'idrogeno ... questi sensori, contrariamente agli altri, richiedono alimentazione ad "impulsi", con il riscaldatore tenuto per 60 secondi a 5V e per 90 secondi ad 1.4V (30 secondi a 0.9V e 120 a 0.2V per il 307a), alternati, con le letture prese nel periodo di alimentazione a bassa tensione, prima di rimetterlo a quella di riscaldamento, e le tensioni sono abbastanza critiche, quindi serve fargli un circuito apposta.
Se si vuole, anche un MQ137, sensibile all'ammoniaca ed un po anche all'etanolo.
Per la CO2, meglio un sensore ad infrarossi che elettrochimico, ce ne sono di abbastanza economici anche di quelli, pure montati su breakout, tipo il senseair S8 o simili.
Gia con questi, ed "interpretando" le varie letture fra loro, e' possibile costruire qualcosa che, anche senza essere uno strumento di laboratorio, puo dare indicazioni piu precise di "ok, puoi respirare" oppure "trattieni il fiato o sei morto" (esagero ovviamente, ma neppure troppo
) ... ad esempio, se MQ2 e MQ3 salgono insieme, e' piu probabile che sia alcool, mentre se MQ2 sale ma MQ3 no, e' piu probabile che siano altri gas combustibili, e cosi via, integrando altri sensori si puo, ovviamente entro un certo limite, discriminare di piu.