Mi sono fatto coraggio e ho disinstallato Simplify3D 3.1.1 e installato la v4, durante il fine settimana stampo e vi faccio sapere se ci sono problemi.
Perché mai dovrebbero esserci problemi?
PaoloP:
Perché mai dovrebbero esserci problemi?
microsoft, e molti altri, insegnano che gli upgrade molto spesso NON sono esenti da problemi ...
Vero che si fanno scongiuri, si offre sangue in sacrificio, e si incrociano tutte e 24 le dita ogni volta che si deve installare un'upgrade ... ma non sempre tutto funziona come dovrebbe ...
PaoloP:
Perché mai dovrebbero esserci problemi?
Perché se no come fanno per rilasciare Simplify3D v 4.0.1 tra un paio di settimane. ?
Io l'ho trovato un po più lento nello slicing, ma ho fatto solo una prova al volo in pausa pranzo
Disponibile la beta di Cura 2.7, tra le novità interessante la capacità di importare direttamente i file .SLDPRT di Solidworks.
Ciao ragazzi,
E' un pò che non mi faccio vivo sul forum ma con la nuova BQ Witbox 2 che ho fatto comprare.. sono tornato
Non sono come ma il forum mi ha cambiato il nick.. prima ero flz47655 XD
Ho anche il software Simplify 3D (versione 4) però a differenza di CURA ho dei dubbi...
Cura mi inserisce in automatico tutti i supporti per non fare crollare le stampe mentre con Simplify nella modalità automatica devo scegliere la risoluzione ed in base a quello mi crea solo alcuni supporti o supporti con forme molto strane, tipo dei piloni molto sottili che durante la stampa iniziano a tremare..
C'è qualcosa che mi sfugge? Non può farmi in automatico dei supporti grandi dove può e dei supporti piccoli dove invece c'è meno spazio?
Grazie
Ciao
Di solito con S3D i supporti li faccio piccoli e nella preview controllo di non avere i singoli piloni sottili. Se per caso ne vedo torno indietro e aggiungo manualmente altri supporti finchè il pilone non viene ricreato con una forma più stabile.
Per colpa di un supporto ballerino ho perso una stampa dopo 12h, ora controllo sempre accuratamente
Non mi è sembrato che nella versione 4 cambi qualcosa rispetto alle precedenti, parlo di generazione di supporti
Si se devo tipo stampare una persona il supporto automatico magari tocca un solo punto delle mani ed è molto sottile ed alto.. speravo fosse un pò meglio questo software che non è neanche regalato..
Un altra domandina: come rimuovete la lacca dal piatto di vetro dopo la stampa? La utilizzate inoltre per più stampe? Perché con l'acqua e basta non viene via molto bene. (utilizzo APrintaPro)
tazzo:
speravo fosse un pò meglio questo software che non è neanche regalato..
oltretutto ultimamente su linux mi sta dando dei problemi con la licenza, vede installazioni fantasma e non mi fa più accedere >:(
tazzo:
come rimuovete la lacca dal piatto di vetro dopo la stampa? La utilizzate inoltre per più stampe?
acqua tiepida e sapone, basta sfregare a mano e viene via in un attimo (lacca per capelli). Se non devo fare una stampa "importante" o se non mi interessa troppo la finitura della base stendo un'altra mano sopra la vecchia, anche 3 o 4 volte. Diversamente perdo 2 min e lavo il piatto
tazzo:
Si se devo tipo stampare una persona il supporto automatico magari tocca un solo punto delle mani ed è molto sottile ed alto.. speravo fosse un pò meglio questo software che non è neanche regalato..
In questi casi devi usare la generazione dei supporti in manuale, con l'automatico non puoi sperare che siano ottimali anche in condizioni particolari.
doppiozero:
acqua tiepida e sapone,
La lacca per capelli è idrosolubile, basta solo l'acqua, meglio se calda, l'aggiunta di qualche goccia di sapone per piatti permette anche l'eliminazione del grasso depositato dalle dita.
Ok, vi ringrazio per le dritte.
Io ogni volta che tolgo e rimonto il piatto rieffettuo l'allineamento dell'offset della stampante perché nel rimontarlo sposto sempre il carello un pò verso il basso. E' un passaggio superfluo o è buona pratica?
tazzo:
Io ogni volta che tolgo e rimonto il piatto rieffettuo l'allineamento dell'offset della stampante perché nel rimontarlo sposto sempre il carello un pò verso il basso. E' un passaggio superfluo o è buona pratica?
Io non lo faccio e secondo me non serve farlo, soprattutto con la witbox che fa la calibrazione in automatico del piano di stampa.
Se tutte le volte che stampo dovessi ricalibrare l'offset avrei smesso con la stampa 3d mesi fa, sai che due @@
La calibrazione automatica penso che compensa eventuali inclinazioni ma non un offset assoluto in Z.
Più che altro la stampante non ha modo di sapere a che altezza è il piatto se facendo forza quando lo riposiziono lo sposto manualmente di qualche mm in giù.
tazzo:
La calibrazione automatica penso che compensa eventuali inclinazioni ma non un offset assoluto in Z.Più che altro la stampante non ha modo di sapere a che altezza è il piatto se facendo forza quando lo riposiziono lo sposto manualmente di qualche mm in giù.
Sparerò una cavolata.. ho sempre pensato che quando si setta l'offset Z la stampante memorizzi il valore resituito dal sensore montato sull'estrusore. Non vedo altre vie per mantenere un offset corretto (parlo per la mia hephestos 2). Per la witbox, se ha il finecorsa su Z(credo proprio di si), potrebbe contare i passi una volta completata la procedura di ritorno a Home ma non mi sembra un sistema preciso se il piatto di abbassa come dici tu di qualche mm. In ogni caso penso che settare l'offset Z ogni volta che si toglie il piatto non sia necessario
La Hephestos 2 in pratica è una Withbox 2 senza case e cambiano alcune cose sulla meccanica, però l'autocalibrazione lavora allo stesso modo pertanto anche se il piatto dovesse finire qualche mm in più o in meno, come elevazione, ogni volta che lo smonta/rimonta questa cosa cosa viene compensata in automatico.
L'offset che si fa da menù serve per compensare la lettura del sensore distanza piatto per l'asse Z, non serve per la reale elevazione del piatto, in pratica la stampante ogni volta che esegue l'autocalibrazione per ognuno dei punti scendo fino a trovare il piatto e non tiene conto del offset.
L'offset entra in gioco solo quando si inizia a stampare, dice alla stampante di quanto deve spostare l'asse z dal punto di rilevazione del sensore per portarsi alla distanza ottimale per il primo layer.
L'avete vista la nuova di XYZprinting? ... a colori ... 16M di colori, tecnologia ink-jet unita alla tecnologia FFF
Date un occhiata anche al seguente servizio ... QUI
Ok, al momento costicchia (... siamo sui €3500) ... ma non molto più di una Ultimaker3 o stampanti di quel livello ...
Se verrà sviluppata è una bella idea ...
Guglielmo
Bella l'idea di colorare direttamente il pla durante la stampa, mille problemi in meno per il cambio filamento/testina e possibilità del true color, certo costicchia, sopratutto dal punto di vista esercizio dato che si parla di 38 E per 600 grammi di pla e 60 Euro per le cartucce colore, da vedere quanto durano, però per un uso professionale è sicuramente interessante.
Immagine che se la cosa funziona sul serio anche gli altri produttori tireranno fuori prodotti simili con conseguente riduzione dei costi, sopratutto per i materiali di consumo.
astrobeed:
... certo costicchia, sopratutto dal punto di vista esercizio dato che si parla di 38 E per 600 grammi di pla e 60 Euro per le cartucce colore ...
... non moltissimo di più di qualsiasi PLA professionale : . "Blueish White" di ColorFabb costa, per un rotolo da 750gr, €29,71 + IVA che sono circa €36 ... stiamo vicini ...
Le cartuccie ink-jet dipende quanto durano e da quanti ml sono ...
... potrebbero essere carissime come potrebbero essere economiche (... ne so qualche cosa ... per uso fotografico ho una Epson Stylus PRO 4800 ... vai a vedere quanto costano le cartuccie Epson da 220 ml ... e ne monta 8 ).
Guglielmo