A che punto siamo con la estrusione di stagno o materiali elettroconduttivi con le stampanti 3D o similari per la creazione di circuiti e PCB non trovo molte info online.
Stavo pensando di costruirmene una ma se devo farla mi piacerebbe che sia modificabile per crearsi PCB in casa e se poi si potessero creare oggetti in metallo o leghe sarebbe ancora piu' interessante o anche PCB a 3D integrati negli oggetti stessi.. (ho letto un articolo su WIRED di questo mese a riguardo) ma non trovo approfondimenti in quella direzione qualcuno ne sa di piu'?
PaoloP:
Per i PCB puoi usare una fresa CNC su piastrine ramate e sostituendo la punta puoi creare anche i fori per i componenti TH.
si lo so ma oltre al fatto che un fresa CNC non costa poco se posso prendere 2 piccioni con una fava ... vado direttamente su una stampante 3d che mi intriga d+
Ciao,
puoi farti una stampante 3d a cui puoi sostituire, in caso di bisogno, l'utensile (estrusore) con una piccola fresa e farti così i PCB.
La Wasp è un esempio (proprietario) di stampante 3d con testine intercambiabili.
C'è poi un progetto (questo invece open) per avere un carrello con utensili intercambiabili, a cui puoi attaccare il classico estrusore, oppure una piccola fresa, oppure ancora una siringa per estrudere ceramica/cioccolato/altro.
QuickFit:
Una stampante 3D necessita solo poca forza in direzioone x e y; deve essere solo mosso la testata. Per questo puó essere costruito con delle cinghie dentate.
Una fresa CNC non puó essere azionato tramite cinghie ma devi usare delle barre filettate perché l' utensile di fresatura deve poter esercitare forze notevoli anche nelle direzioni x e y.
Il movimento con una cinghia é molto piú veloce rispetto una barra filetata percui uno esclude l' altro.
Per l' uso di metalli come mezzo di costruzione posso solo dirti che ci sono problematiche riguardo il soificarsi e l'unione del metallo liquido a quello gia solificato. Inoltre metallo non ha una fase dove é di consistenza intermedia. Un metallo o é liquido o é duro. Anche questo impedisce l' uso di un estrusore per la produzione di ogetti in metallo.
uwefed:
Una stampante 3D necessita solo poca forza in direzioone x e y; deve essere solo mosso la testata. Per questo puó essere costruito con delle cinghie dentate.
Una fresa CNC non puó essere azionato tramite cinghie ma devi usare delle barre filettate perché l' utensile di fresatura deve poter esercitare forze notevoli anche nelle direzioni x e y.
Il movimento con una cinghia é molto piú veloce rispetto una barra filetata percui uno esclude l' altro.
Per l' uso di metalli come mezzo di costruzione posso solo dirti che ci sono problematiche riguardo il soificarsi e l'unione del metallo liquido a quello gia solificato. Inoltre metallo non ha una fase dove é di consistenza intermedia. Un metallo o é liquido o é duro. Anche questo impedisce l' uso di un estrusore per la produzione di ogetti in metallo.
Ciao Uwe
si è solo che leggevo sulla wiki di reprap che era allo studio un' estrusore di stagno..
Scusa uwe, mi permetto una piccola correzione ... la maggior parte delle leghe di stagno (e non solo), esclusa quella eutectica (63Sn/37Pb) hanno una fase "intermedia", in cui il metallo non e' ne liquido ne solido ... il problema principale e' comunque dato dal fatto che in questa fase, il movimento "sbriciola" i legami (termine non tecnico, lo so :P), e causa crepe e disallineamenti ... basta pensare alle saldature "fredde" o fatte con stagno "da lattoniere", che risultano opache, spugnose, scalettate, quando i pezzi vengono mossi mentre lo stagno si solidifica ... succederebbe la stessa cosa al pezzo in lavorazione ...
Secondo grosso problema e' il trasferimento di calore attraverso il pezzo ... dato che il metallo trasmette e disperde il calore molto piu velocemente della plastica, potresti avere 2 principali problemi: primo, troppo poco calore, lo stagno fuso si solidifica prima di riuscire a fondere quello gia solido su cui lo metti, e non si unisce, secondo, troppo calore, lo stagno fuso fonde anche la parte gia solida rovinandola ... dato che per spessori e forme diverse, anche nello stesso pezzo, la temperatura ottimale cambierebbe da punto a punto, e' virtualmente impossibile adattarla in tempo reale ... potresti, in teoria, realizzare un sistema a "punti", mantenendo tutto il pezzo ad esempio a 200 gradi, ed aggiungendo "punti" (palline tutte uguali) singoli ad intervalli di tempo calcolati in modo che il calore si equalizzi dopo ogni applicazione ... ma sai che casino ne verrebbe fuori, a livello costruttivo, per fare una cosa simile ? ... anche perche' lo stagno non lo puoi tenere liquido per molto tempo e distribuire tipo siringa, si ossida ...
In fine, c'e' il problema dell'ugello ... l'inox potrebbe durare parecchio, ma lo stagno e' per natura aggressivo, e potrebbe rovinarlo alla lunga ... e poi l'inox non conduce abbastanza velocemente il calore per usarlo con lo stagno ... rame con rivestimento di ceramica vetrificata, potrebbe funzionare, ma avrebbe un costo piuttosto alto ... non e' che ci siano tante altre soluzioni ...