Etemenanki:
TheShredding: credo di aver capito cosa intendi, vuoi caricare elettricamente il liquido fra gli elettrodi e poi misurare il tempo in cui la sua stessa conducibilita' equalizza le cariche eliminando la differenza di potenziale fra gli elettrodi ?
No 
Anche perchè sinceramente mi sfugge il senso di quello che dici..non puoi "caricare" il liquido, tutt'al più carichi gli elettrodi!
Etemenanki:
Se si, mi vengono in mente un paio di possibili problemi ... prima di tutto il flusso casuale ... nella cisterna, fra gli elettrodi, ci sara' probabilmente un flusso di acqua non predicibile, dipendente da vari fattori ... solo come esempio, movimenti casuali dovuti a carico o scarico dell'acqua, o pura e semplice convezione termica fra la cima ed il fondo ... questo farebbe si che, contrariamente ad un condensatore, l'elettrolita si muova in continuazione a velocita' e con vettori sempre casuali ... pensando solo all'impulso che carica il liquido fra gli elettrodi, che pero' essendo in movimento non dara' mai una "risposta" regolare o affidabile (comunque questo problema puo essere "aggirato" infilando gli elettrodi in un tubo di plastica aperto ad entrambe le estremita' per minimizzare il flusso ... non risolve il problema al 100% ma almeno lo limita)
Quello che indichi come "problema" è in realtà un presupposto imprescindibile perchè avvenga un qualunque processo elettrochimico. Inoltre trattandosi a tutti gli effetti di un dielettrico il moto browniano (che è il solo che incide in maniera considerevole su un liquido non sottoposto a potenziale a temperatura ambiente) diventa un moto diffusivo nel momento in cui gli elettrodi vengono polarizzati, ad effetto della migrazione delle cariche verso i poli della cella elettrochimica. Essendoci un campo elettrico, le cariche si muoveranno con direzione parallela al campo e con verso orientato come il campo elettrico.
Non credere che gli elettroliti siano "fermi" o statici anche se solidi perché è sbagliato. Un qualsiasi corpo è in quiete solo allo zero assoluto, solo che nei conduttori di prima specie (solidi) e nei dielettrici, il moto degli atomi è trascurabile, mentre è molto attivo il moto di elettroni, mentre nei conduttori di seconda specie (elettrolitici) il moto di atomi è più rilevante del moto degli elettroni che in sostanza entrano in gioco solo quando gli ioni carichi toccano l'elettrodo.
Etemenanki:
Secondo problema, a meno di non avere modo di misurare anche la conducibilita' dell'acqua ad ogni campionamento, come si risolve il fatto che, cambiando le sostanze disciolte nell'acqua in modo casuale e continuo ad ogni carico, falserebbe la lettura ? (perche' se parliamo di acqua da acquedotto, ci potrebbe essere di tutto dentro, a concentrazioni variabili in ogni momento, giusto ?) 
La conducibilità di una soluzione si assume costante in ogni punto della soluzione per le leggi sulla diffusione. Nel bulk della soluzione per brevi impulsi questo è sempre vero. La conducibilità varia all'interfase elettrodo-soluzione, ma non è possibile misurarla essendo l'interfase una porzione di spazio prima di tutto molto piccola e soprattutto a gradiente continuo (per cui la conducibilità è diversa in ogni punto).
La conducibilità non da informazioni rilevanti in questo caso visto che il consumo di materia è talmente piccolo che non si registrano variazioni sensibili. Inoltre per quanto detto prima non varia la concentrazione di ioni in soluzione, non in modo prevedibile almeno, per cui non si può fare affidamento su un dato come questo.

Credo tu non abbia capito cosa intendo!! Stai complicando una cosa semplicissima!!!
Ci tengo a precisare che al di la della spiegazione scientifica della cosa, questo sistema è utilizzato largamente nell'industria!! Non ho inventato niente.
Gono semplicemente vuole una sonda per misurare che l'acqua raggiunga un certo livello o no.
Devi partire dal presupposto che qualsiasi processo elettrochimico si snoda su vari stadi, i principali sono diffusione e ossidoriduzione. Cosa succede:
Stato iniziale - Soluzione in quiete, elettrodi non carichi.
1 - Applicazione del potenziale, polarizzazione degli elettrodi
2 - Migrazione degli ioni verso l'elettrodo corrispondente (per cui ioni positivi verso il -, negativi verso il +)
3 - Scarica degli ioni all'elettrodo (ossidoriduzione)
4 - Ripetizione degli stadi 2 e 3 fino al completo esaurimento delle specie ossidabili o riducibili
Nello stadio 1 il passaggio di corrente è nullo, nello stadio 2 si ha una corrente capacitiva (data dalla migrazione di cariche lungo il circuito del conduttore di prima specie, elettrodo + filo, causata dalla migrazione di particelle cariche nel conduttore di seconda specie).
Dalla fase 3 in poi si ha una corrente di tipo faradico, una corrente "tradizionale" insomma, dovuta alla scarica di ioni e all'effettivo passaggio di corrente nel circuito. Solo dalla fase 3 in poi si creano sostanze inquinanti.
Dallo step 4 poi la corrente torna zero.
Siccome però la fase 3 impiega un tempo che comunque è finito per iniziare, se si da un impulso abbastanza breve da "fermare" il processo solo alla fase 2 si misura comunque una corrente vincolata al fatto che sia presente la soluzione o meno, ma non si elettrolizza niente, per cui si aggira il problema.
Per il resto capisco che credere a sta roba sia un po' un atto di fede..però non ho attualmente i mezzi per essere più convincente o chiaro su questo forum a meno di postare grafici e lunghe dispense piene di formule..ma non mi sembra il caso 