Etemenanki:
Per i convertitori che accettano tensioni molto basse in ingresso, considera che il 95% (o piu) di essi e' progettato per il "low-power", quindi hanno anche una massima tensione di ingresso di 5.5V o poco piu ...
Quindi di fondo non è un problema di circuito ma di essere comunque a collo con i parametri che ho io.
Etemenanki:
se non gli dai da mangiare abbastanza, scioperano (scusa, non ho resistito... ma il concetto e' valido comunque )
Capisco lo sciopero e sono disposto ad aumentargli il foraggio, quello che mi inquieta sono i tafferugli nelle manifestazioni
Etemenanki:
... considera che i rele' di solito hanno una tensione "di aggancio", ed una diversa tensione, piu bassa, "di sgancio" ...
Ottimo, altra lacuna colmata, infatti mi chiedevo come evitare le possibili oscillazioni attorno alla soglia di switch.
Etemenanki:
(i vari convertitori sono un po al limite con quei valori, non puoi proprio mettere due pannelli in serie ?)
Ovviamente si, ma da ignorante non avevo ne la conoscenza ne l'esperienza per dire quello che hai appena detto tu.
Cominciavo ad averne il sospetto ... ora invece ho più del sospetto.
Questo però non risolve del tutto il problema perchè ci sarà sempre un livello di irradiamento che fa crollate la tensione erogata ad una tensione così bassa da arrivare al minimo dei convertitori.
E se a questo limite sparano picchi anomali vanno comunque gestiti, a meno che non si sappia già che questi picchi non fanno danni.
Etemenanki:
la versione a 5V aggancia a 3.5V circa, e sgancia a circa 0.6V, ed ha una bobina con resistenza di circa 500 ohm
Qui sono in difficoltà, dove hai letto questi valori sul datasheet che hai allegato?
Io ho trovato sulla "ultra high sensitive version" la resistenza da 500 ohm ma operate voltage da 4.25 e release voltage a 0.50V mentre la "standard version" ha 178 ohm e 3.75V su 0.50V
Dove sbaglio a leggere i dati?
Etemenanki:
(mettili entrambi in parallelo, per aumentare la corrente commutabile)
intendi i due canali del relè giusto? Invece di lasciarne uno inutilizzato li uso in parallelo.
Il circuito mi pare chiaro, ho solo il dubbio che si debbano alzare di un paio di volt le soglia di attivazione e disattivazione del relè, perchè con i valori che hai messo staccherebbe a 0,6V + i 2 diodi, quindi circa 2V dati dal pannello. La soglia critica che ho visto è tra i 3 e i 3,5V, quindi più alta.
Secondo me per evitare le fluttuazioni il circuito dovrebbe disattivare il relè con una tensione sul pannello di 3,5V circa e attivarlo quando è un po' maggiore.
Forse giocando un po' spostando la posizione dei diodi sul circuito e usando diodi con cadute apposite si dovrebbe poter fare. Ora ci ragiono e vedo cosa ne ricavo.
EDIT
Mi sono fatto due conti e ora sparo la mia ca..ata:
Se invece di 2 diodi ne metto 3 e ne aggiungo pure uno direttamente prima della bobina del relè, considerando una Vf dei diodi di 0,8V giusto per dare un valore per i calcoli e prendendo i valori di attacco/stacco del relè che hai fornito tu (e che non ho ancora capito come leggere dal datasheet), ottengo che a riposo per eccitare il relè devo avere 3,5V + 0,8V = 4,3V
Per diseccitarlo devo scendere sotto a 0,6V + 4*0,8V = 3,8V
Quindi quando il pannello supera i 4,3V si attiva e quando scende sotto i 3,8V si disattiva.
Questo dovrebbe essere quello che mi serve per non scendere sotto i 3,8V che dovrebbe essere il minimo del mio SEPIC per non farlo uscire dai gangheri.
Quindi con il mio pannello da 6V dovrei poter sfruttare i 15 minuti tra mezzogiorno e mezzogiorno e un quarto per caricare le batterie
Dici che posso usare lo stesso schema per proteggere, la sera, la configurazione a due pannelli in serie?