Ciao a tutti, ho iniziato un nuovo progetto (quanto meno nella mia testa) per fare un piccolo upgrade allo scaldacqua a gas che uso per casa. E' un modello Beretta ESI 17 che funziona abbastanza bene e ha anche la modulazione della fiamma che per carità è una funzione utile ma ha un LIMITE.
Per l'attivazione ha un sistema ON/OFF in base ad un flusso-stato composto da un mini galleggiante che la fa partire quando rileva il passaggio dell'acqua e al controllo della temperatura dell'acqua in uscita (esempio se è già calda perché usata da poco, ritarda l'accensione).
IL LIMITE
Per me questo rappresenta un limite in quanto una volta regolata la fiamma dalla manopola esterna, la scheda in una fase iniziale (supponiamo che partiamo da acqua e tubature interne fredde perché non utilizzata da un po di tempo) aumenterà la fiamma per riscaldare velocemente per poi calarla fino a quanto impostato dalla manopola per rimanere +/- costante.
Ecco il problema: non tiene conto del flusso di acqua! Se ho un solo rubinetto aperto con un flusso piccolo di acqua calda, a pari fiamma passando lentamente l'acqua scalderà di più uscendo ad una temperatura più alta del desiderato.
Con un flusso medio, avrò la giusta temperatura, con un rubinetto aperto al massimo oppure con 2 rubinetti aperti contemporaneamente a caldo, avrò un'acqua appena tiepida se non fredda (dipende anche dalla temperatura dell'acqua in ingresso per carità).
IL TEST
Ho sperimentato che se all'aumentare/diminuire del flusso d'acqua calda richiesta agisco manualmente sulla manopola di regolazione della fiamma, seppure con un compromesso, compenso e riesco a mantenere la temperatura in uscita ad una temperatura accettabile in tutte le condizioni.
IL COMPROMESSO
Ovviamente anche se aumento/diminuisco la fiamma, la caldaia impiegherà un tot di tempo in secondi per riscaldare il nuovo flusso (o per raffreddarsi se abbasso) quindi la temperatura si discosterà leggermente per poi tornare quasi come prima. Questo per me è un risultato più che valido visto che al momento attuale, l'acqua diventerebbe o troppo calda o troppo fredda e stop.
SOLUZIONE?
Ho acquistato questo oggetto (LINK) e ho già testato il funzionamento del sensore collegandolo ad un Arduino UNO. Con un semplicissimo sketch che legge sul pin digitale a cui collego il sensore, la frequenza con cui gira la ventolina posta all'interno, otterrei quindi un valore proporzionale alla quantità di acqua che passa. Mi rimane da collegarlo alla caldaia.
IL DUBBIO
Smontando la scocca della caldaia e arrivando alla scheda di controllo ho visto che la manopola di regolazione fiamma è un semplice potenziometro da 10K. Ho effettuato delle misurazioni con il tester nei suoi 3 pin e in 3 condizioni della manopola: Fiamma minima, fiamma +/- a metà, fiamma max (allego una foto con i 3 pin indicati con 3 colori cosi da spiegarmi bene).
Fiamma minima
lettura tra pin centrale (rosso) e pin sx (verde) --> 1.92k
lettura tra pin centrale (rosso) e pin dx (blu) --> 0 k
Fiamma CIRCA metà
lettura tra pin centrale (rosso) e pin sx (verde) --> 2.98k
lettura tra pin centrale (rosso) e pin dx (blu) --> 3.25k
Fiamma massima
lettura tra pin centrale (rosso) e pin sx (verde) --> 0 k
lettura tra pin centrale (rosso) e pin dx (blu) --> 1.92 k
CONSIGLIO RICHIESTO
Lato software sono abbastanza sicuro di riuscire a leggere il sensore, ricavarmi un valore proporzionale in base al flusso. Mi manca però una parte importante, come interagire con la scheda della caldaia. dovrei in un certo senso, variare la resistenza del potenziometro dinamicamente in base al flusso.
Chiedo quindi a voi, qual'è il miglior modo lato hardware per simulare quell'effetto ?
Inoltre mi piacerebbe poter creare il tutto in modo poco invasivo, ovvero, spegnendo arduino la caldaia deve poter essere regolata dalla normale manopola esterna che agisce sul potenziometro come se arduino non ci fosse.
P.s. Allego anche il PDF della caldaia dove è presente anche lo schema (forse un po semplificato) della scheda di controllo
Beretta ESI 17.pdf (1.04 MB)