Come da titolo, procedendo nella realizzazione di un mio progetto sono incappato in un problema di alimentazione XD
Ecco la mia situazione:
ho necessità di alimentare un Arduino Uno in modo autonomo con l'ausilio di alcune batterie da 12v 3.2Ah e qui viene il problema.
So che il regolatore di tensione interno all' Arduino Uno lavora dai 7 ai 12 volts solo che, a piena carica, la batteria misura quasi 14v.
Ora, non volendo ne far surriscaldare il regolatore di tensione ne danneggiarlo volevo chiedervi se posso andare sicuro alimentando l' Arduino con quel pacco batteria o mi converrebbe usare un regolatore di tensione esterno come un 7805 a 5v?
P.S. so che l'argomento è stato trattato più volte su questo forum ma vorrei togliermi ogni dubbio ed evitare di fare danni
Il regolatore interno di Arduino può tollerare anche i 14V, ma il problema è la corrente.
Se l'assorbimento massimo di tutti i dispositivi collegati fosse 500mA il regolatore interno dovrebbe dissipare una potenza di:
P = V * I = (14 - 5) * 0,5 = 4,5W
decisamente troppi!
Quindi è preferibile usare un 7805 munito di dissipatore, 2 condensatori elettrolitici da 1000 e 100 uF e 2 condensatori da 100nF.
Per ridurre ulteriormente la tensione in ingresso ti consiglio di utilizzare una serie di diodi 1N400x in cascata (diciamo 4).
Innanzitutto grazie per avermi tolto un grosso dubbio
Venendo al dunque, potresti fornirmi qualche schema indicativo sul corretto collegamento del 7805 e dei componenti da te descritti?
Che otterresti una piccola stufetta per l'inverno!
Vale nuovamente il discorso della dissipazione in calore accennato prima, con in più il fatto che non ci sarebbe nessuna stabilizzazione ed al variare della corrente assorbita la tensione in uscita oscillerebbe paurosamente.
leo72:
Attento quando fai l'ordine :P, il 7905 è per tensioni NEGATIVE come tutta la serie 79xx dei regolatori. Per tensioni positive serve la serie 78xx
Nel primo post ho scritto 7805, è stato solo un errore di battitura ma grazie comunque per avermi messo in guardia sulla loro differenza, non si sa mai
Normalmente i condensatori non polarizzati da 100 nF (o 0,1 uF) che si usano nei regolatori di tensione sono ceramici. Sono quei dischetti tondi di colore marroncino con il valore della capacità espressa con un codice numerico.
Li riconosci perche' c'e' indicata la polarita' (piu precisamente, in genere e' indicato il terminale negativo per quelli verticali, che sono la maggioranza)
Normali elettrolitici vanno benissimo, unica regola "empirica" e' di sceglierli con almeno una volta e mezza la tensione usata (meglio se il doppio) ... ed in genere e' meglio non piu di 5 o 6 volte la tensione usata (perche' potrebbero creare qualche problema ... ad esempio, se li usi sui 12V, dai 25 ai 50V sono ok, e cosi via)
La polarità sapevo già come riconoscerla, volevo capire come fare a capire (gioco di parole :D) il materiale del condensatore
EDIT: i condensatori apolari sono sempre circolari? e per cosa sta quel numero impresso sopra?
I condensatori "apolari" (o meglio non polarizzati) sono di parecchie forme e materiali diversi, ceramica, poliestere metallizzato, polipropilene, ecc ... rotondi, quadrati, grossi, piccoli, dipende da bvalori e tensioni ... quelli che ti hanno linkato sono ceramici a disco, ad esempio ... il numero principale e' il valore, espresso in codice standard ... ad esempio, 104 sta per 1 - 0 - 0000 (quattro zeri), cioe' 100.000 pF, o 100nF ... lo stesso per gli altri codici ... 224 = 220nF, 102 = 1000pF, 105 = 1uF, e cosi via ...
Esistono anche gli elettrolitici nonpolarizzati (in genere c'e' scritto NP o NONPOLAR), e si usano nei filtri delle casse acustiche di solito