Ciao! Pongo un quesito A mio nipotino di 10 anni "quarta elementare" gli è venuta l'idea di provare con ardunino
E' un bambino creativo e ha famigliarità con i computer "per quanto possibile alla sua età, ma è un nativo digitale ", gioca ai videogiochi creativi Ma è abituato da questi giochi ad ottenere tanto con poco sforzo! Gli ho fatto provare qualche esempio di programmazione visuale "l'ora del codice" per bambini o per primo approccio con la programmazione, e risolve tutto con solo la sequenza senza usare strutture di controllo, cicli ecc..
Premetto che suo padre è un elettronico e lavora con microcontrollori, ma non ha intenzione di lavorare tanto e cercare di spiegare per ottenere poi un led acceso "e per giunta non gli piace arduino perché è abituato ad altri tipi di microcontrollori "più professionali".
Il bambino è entusiasta dall'idea, mi piacerebbe che se ne interessasse ma penso forse che dovrebbe avere qualche anno in più, aspettare i 12-13 anni.
Il problema che il mondo dell'infanzia odierno è Tutto facile, con poco sforzo ottengo tanto e stare li un paio di ore a spiegargli le cose, credo che riuscirebbe ad imparare solo digitalWrite() e delay(), mi sembra difficile spiegargli altro....
Cosa fare? Fargli provare a fare lampeggiare un led, col rischio che perda interesse e quando sarà più grande non si cimenterà più con arduio? O fargli capire che deve crescere un po?
Il problema non è l'eta del bambino, è l'approccio che si usa per fargli imparare qualche cosa, certamente se cominci con principi di elettronica, funzionamento dei transistor e cose così.... Lo spaventi/annoi e basta. Ricordo che per alunni delle scuole elementari era nato un progetto dove si imparava la programmazione con il "logo", facendo muovere la tartaruga che disegnava il percorso sulla carta....
Quindi dipende da cosa vuoi insegnargli un esempio lo trovi qui... se ti serve
Ciao! Come detto gli ho fatto provare quel tipo di programmazione, ma non riesce a usare strutture di controllo. Per risolvere le risolve a modo suo
Con arduino "perché lui vorrebbe fare qualcosa con arduino", Guglielmo "il moderatore" dice che ha iniziato con l'elettronica a 7 anni ma forse sono casi più unici che rari
Premetto che so poco di elettronica, quindi gli potrei spiegare led, resistenze e pulsanti. E la programmazione, vedo che persone di 18 anni, che non hanno mai programmato, si trovano in difficoltà con cose semplici !?
Spiegare come leggere un pulsante con un if() e digitalRead() ????
Diciamo che all'età delle scuole medie, sono sicuro che si può iniziare a fare qualcosa! Quando ero ragazzino "anni 80" c'è chi faceva qualcosa con home computer e basic, e per cose non molto complesse è
la stessa difficoltà che si trova con arduino, parlo del livello basilare di arduino
Non saprei cosa fargli fare, 1) prendo il led "che lui monterà nel verso sbagliato" 2) gli dico che ha un verso
3) Gli faccio caricare il programma blink 4)Resta deluso
Peso che dovresti alternare teoria e pratica: già accendere un LED non è una cosa banale di cui non preoccuparsi se serve solo come spia per Arduino:
Cominci dicendo che la tensione è come una cascata, con un dislivello di 5 volt. Sotto alla cascata metti un LED, che introduce una caduta di tensione di 1,6...3,5V secondo i modelli (già questa è una cosa che richiede un po' di attenzione... Puoi accennare al fatto che i LED più potenti, scaldandosi, abbassano la caduta di tensione, quindi la corrente aumenta, "ma ne parleremo un'altra volta") e sta sotto alla cascata: se è da 1,6V il dislivello che rimane è 5-1,6=3,4V. Allora ci mettiamo una resistenza che rallenta l'acqua a 5mA: 3,4/51000=0,68kOhm=680 Ohm. (Puoi cogliere l'occasione per fargli notare che 3,4/5=3,4/102).
N.B.: queste cose puoi scriverle su un quaderno, che gli rimarrà e potrà, poi, riguardare in futuro.
A questo punto prendi il LED, ci metti la resistenza in serie e lo alimenti a 5V: si accende! Lo colleghi al contrario: non si accende!
Terzo passaggio: prendi Arduino, colleghi il led e la resistenza in maniera ordinata e affidabile per insegnargli subito a essere ordinato, e carichi un programmino per far lampeggiare il LED. Puoi anche abituarlo subito a usare le temporizzazioni con millis(), in alternativa a delay() che ferma il programma.
@Datman ho un minimo di conoscenza in programmazione, per cui su questo gli potrei spiegare qualcosa,
ma penso che per lui sarebbe difficile da capire.
In elettronica direi che non ho conoscenze "usare led, resistenze e pulsanti, sapere cosa fa un transistor a livello base" direi che sapere poco o niente di elettronica
Però in pratica mi dici di spiegargli la legge di ohm R=V/I, secondo me non è alla portata di un bambino dell' elementari Al massimo fargli l'analogia corrente elettrica-acqua in una cascata
Se tiro fuori numeri e calcoli sono sicuro che non gli piacerebbe
Faccio il bastian contrario.
Anche io ho iniziato presto, non ho riferimenti per dire a che età esatta perchè i miei ricordi sono slegati da eventi che riesco a localizzare bene.
Comunque: teoria ZERO!
Pratica 100 e per il 99% distruttiva.
Le mie prime esperienze sono state di manopole che potevo girare, pulsanti e cose meccaniche da far scattare, tutto senza alimentazione.
Ho capito che dietro alle scatole c'era qualcosa di miracoloso e interessante.
Poi è arrivato il mio primo saldatore e ho iniziato a staccare i pezzi che accumulavo e catalogavo per usi futuri (resistenze, condensatori, ecc.).
I pezzi erano apparati radio di aerei, mio zio lavorava in aeronautica sugli apparati radio e mi portava a casa i rottami (penso di aver ricevuto mezzo MB326).
Poi ho iniziato con i primi circuitini, erano gli anni mitici di Nuova Elettronica!
Tutto quello che guadagnavo con la paghetta lo investivo in kit di nuova elettronica.
Il primo circuito che ho costruito è stato un trasmettitore FM con cui mi intromettevo sulle radio di casa.
Ho solo copiato senza capirci nulla, ma mi sono divertito un casino.
La passione mi è nata prima di tutto dalla manualità. La teoria è venuta parecchio dopo.
Se fossi partito subito con la legge di ohm mi sa che avrei fatto altro nella vita.
Quindi: gioco, manualità, cose di effetto e poi, quando la passione è veramente arrivata, teoria e studio.
A questo punto il massimo sono pulsanti e led. Da nuova elettronica cose raffinate tipo roulette elettronica, dado elettronico, ecc. Ero maturo per iniziare con i primi rudimenti della legge di ohm, quindi dimensionare le resistenze per i led collegati a pulsanti. Mi sono creato il primo cruscotto di aereo bio luminescente.
Ricordo ancora un compleanno in cui mi avevano regalato una radio che registrava su cassettine micro.
Il giorno dopo era smontata. Non ha mai funzionato perchè non ero in grado di rimontarla ma me la ricordo ancora.
Credo che a quell'età sia più importante il gioco puro che fa intuire che dietro c'è altro.
Quando si è abbastanza maturi si esplora in autonomia questo "altro" chiedendo, magari avendo in mente progetti da realizzare assieme, tu progetti lui monta e gioca.
Credo che sia un approccio interessante, quello di voler organizzare subito in modo ordinato il processo di apprendimento possa essere controproducente.
Con mio figlio adotto il seguente approccio, gli mostro tutto e spiego tutto, lui vede che si può fare, quando gli serve mi chiede e approfondiamo al punto che vuole lui, quindi è lui che comanda il suo apprendimento, io gli creo solo le possibilità e glie le metto attorno ma cerco di non forzare mai.
Ha 6 anni.
La domanda è "intrigante". Ma sarebbe forse più sensato domandarsi se il bimbo è adatto ad Arduino.
Sicuramente per cose teoriche come le strutture di controllo bisogna attendere minimo altri tre
o quattro anni, e sempre se vengono spiegate in funzione di un risultato ben preciso (faccio questo per ottenere questo).
Per ora il tutto deve essere motivato da un risultato ludico immediato, visibile e tangibile, niente passaggi intermedi. Quindi sequenza accendi / spegni / delay e direi basta (a meno che non ci sia una richiesta specifica).
Ho provato a mostrare Arduino al nipote di 9 anni e mezzo, ma era un oggetto in se stesso privo di significato (leggi "non ci posso giocare quindi non serve a niente"), poi però vedere che digitando un codice al PC si accendeva una luce, e con un altro codice si spegneva l'ha entusiasmato e continuava ad accendere e spegnere.
Meno "entusiasmo" per il radar a ultrasuoni con testina rotante e grafico sul TV, ci faceva il balletto davanti ma non sembrava comprendere cosa c'era dietro e che anche lui avrebbe potuto costruirlo.
Meno che meno era interessato all'effetto fuoco tremolante con piccola lampadina a incandescenza.
Magari tra cinque anni sarà un assiduo frequentatore di questo gruppo e penserà a quanto "semo" era lo zio... ma per ora...
Anche se a me non piacciono, ci sarebbero i tool visuali, penso a Scratch su RaspberryPi, AppInventor per Android e forse Visuino per Arduino e compagnia.
Claudio_FF:
Ho provato a mostrare Arduino al nipote di 9 anni e mezzo, ma era un oggetto in se stesso privo di significato (leggi "non ci posso giocare quindi non serve a niente"), poi però vedere che digitando un codice al PC si accendeva una luce, e con un altro codice si spegneva l'ha entusiasmato e continuava ad accendere e spegnere.
Esatto, però accendi e prepari tutto tu e lui deve solo cambiare un valore e pigiare un tasto.
Poi quando sarà pronto a fare il passo successivo lo chiederà lui, magari le prime volte sarà prematuro e dopo che hai iniziato la spiegazione dirà : "papà: me lo rispieghi quando sarò più grande?" qui ho citato mio figlio non diteglielo perchè mi toccherebbe pagargli le royalty
@Claudio_FF "se il bimbo è adatto ad arduino?" Ha interesse per le cose creative che siano meccaniche o elettriche, è già restato interessato alla programmazione, per la sua età ottiene risultati con lego tech e motori, con il computer cerca di imparare sempre cose nuove "è interessato ai video giochi, quindi la maggior parte delle nozioni tecniche è in ambito Gamer". In pratica sono convinto che sia portato per la tecnologia, non so quale sia lo sbocco che avrà da grande "è interessato un po da tutto, dall'informatica alla meccanica, per finire con l'architettura", penso solo che sia una questione di età e di avere qualche buon maestro, suo padre è impegnatissimo col lavoro e ha poca pazienza, io tempo ne avrei ma di pazienza ancora meno
Però penso che tra qualche anno sarà lui a scrivere sul forum, poi non so come! O avendo ancora difficoltà a leggere un pulsante o a chiedere come scrivere una libreria
Mi intriga pensare di insegnare Arduino ad un bambino di 10 anni...
Comincia già ad avere padronanza del suo cervello, quindi non è mai una perdita di tempo.
Puoi avere tra le mani un genio come un... "normale", ma lo vedi dall'impegno che ci mette fin da subito.
Ma se non ci provi non lo saprai mai...
Un cavo usb, un Arduino e niente altro perché lo fai giocare col LED che hai a bordo.
Quando poi ha capito come cambiare i lampeggi usando delay o millis puoi dargli il primo obiettivo: emetti dei lampeggi in segnale morse per scrivere la parola SOS (e cioè tre lampeggi veloci, tre lampeggi lenti e poi tre lampeggi veloci). Se il gioco gli piace dagli un'altra parola.
Qundi se vedi che ti sta ancora dietro e non ha gettato la spugna allora passa alla breadboard, a qualche led e al cicalino per fargli emettere dei suoni: a quel punto lo avrai rapito!
Dieci anni! Ricevetti il Commodore 64 per Natale! Comunque arduino è nato per i non addetti, quindi direi che come target potrebbe essere giusto. Intanto facciamolo giocare con il led13 insito in una uno, ma con millis(), mi raccomando!
Per appassionarlo a 10 anni devi trovare qualcosa di creativo da fargli fare, una sfida proporzionata alle sue capacità, in modo da stimolarlo a migliorare e apprendere sempre di più, a far lampeggiare un led sono due righe di codice, anche senza scendere nel dettaglio lo capisce subito il "meccanismo" di come padroneggiarlo, il passo successivo potrebbe essere collegare 10 led e chiedergli di farli fare qualche effetto carino, se prende tutto come un gioco si impegna sempre di più perché si diverte, ma se si sta li a dispensare teoria e nozioni complesse allore perde interesse prima del tempo. All'inizio non è importante come arriva al risultato ma che utilizzi gli strumenti a sua disposizione nel modo più creativo possibile e sopratutto divertendosi.
Secondo me si, posso dirvi la mia esperienza: nel lontano 1970, a 10 anni mio padre mi regalò una scatola del Lectron, in Europa commercializzato come Braun Lectron.
All'epoca non c'era ancora l'informatica come la conosciamo oggi, il Braun Lectron era un modo per creare circuiti elettronici utilizzando dei "cubetti" all'interno dei quali c'era il vero componente (transistor, resistenza, condensatore, eccetera) e nella parte superiore era serigrafato il relativo simbolo. Ai lati di ogni cubetto, in corrispondenza dei terminali, c'erano delle placchette metalliche dietro alle quali c'era una calamita per cui avvicinando due cubetti questi si univano, stabilendo il contatto.
Ebbene, anche senza (ovviamente) conoscenze di elettronica ho iniziato a "sperimentare" proprio con questo metodo, col quale si potevano fare oscillatori, lampeggiatori, una piccola radio, amplificatori, eccetera. Per cui per me SI, a 10 anni può andare benissimo, a patto che il bambino sia già interessato all'informatica ed ha qualcuno che possa "guidarlo" un poco. Ovviamente rispetto al Lectron qui c'è anche la parte di programmazione, ma non la vedo molto difficile per un ragazzino di 10 anni di oggi.
Solita conclusione: non ci sono regole! Nel dubbio provare di tutto, molte volte non ci sarà interesse ma le poche volte che invece capita vale proprio la pena.
Il Lectron lo ricordo anche io, vagamente, molto vagamente....