Buonasera,
dopo un paio d'anni di abbandono rispolvero le mie schedine Arduino per un nuovo progetto.
Il progetto consiste nella creazione di un "impianto di sicurezza" centralizzato collegato a dei macchinari che ad ora hanno un sistema di sicurezza singolo su ognuno di essi.
Il sistema di sicurezza attuale è già integrato nel macchinario tramite uscite e ingressi a 24v e fa si che quando questo è in funzione si accenda una lampada che è posizionata su una porta e quando questa viene aperta fa scattare un micro che fa bloccare il macchinario e spegnere la lampada; ogni macchinario ha un connettore a 5 poli collegato con la lampada tramite 2 poli e tramite il Micro con altri 2 poli, il 5° penso non serva.
Nello specifico il nuovo impianto dovrebbe gestire 4 macchinari e 4 porte (con 1 lampada e 1 micro ciascuna) non più in maniera autonoma ma centralizzata e quindi facendo in modo che all'apertura di una qualsiasi delle 4 porte tutte le macchine si blocchino e le lampade si spengano, mentre a porte chiuse i macchinari e lampade tornino in funzione.
Ho già una mezza idea di come gestire la cosa e poi ne parleremo ma quello che mi preoccupa adesso è il fatto che i 4 macchinari sono collegati sotto 4 salvavita separati e mi è stato consigliato (non so se correttamente) di non mischiare le alimentazioni di queste uscite per l'impianto di sicurezza perchè potrebbero avere dei problemi.
Qualcuno di più esperto ha qualche consiglio da darmi riguardo a questo problema??
Dopo uno scambio di messaggi in MP, il OP ora ci chiarirà che si tratta di operazioni che NON vanno ad alterare i macchinari e che sono solo sulla "bassissima tensione" ...
Probabilmente non sono stato molto chiaro nella prima spiegazione e mi scuso.
Sui macchinari vi è un connettore a cui si può collegare un ingresso (micro) e un'uscita (24V, luce); in base all'ingresso che riceve dal micro (aperto o chiuso) la macchina da o 0V o 24V.
Quello che vorrei è fare in modo che gli ingressi e le uscite di questi 4 "macchinari" vengano gestiti contemporaneamente e che quindi le uscite a 24V gestiscano 4 luci contemporaneamente, mentre in ingresso avranno un valore alto (24V) se tutte le 4 porte sono chiuse (micro chiusi) oppure basso (0v) se almeno una delle 4 porte sono aperte.
il mio dubbio è se sia possibile fare serie e paralleli direttamente con questi ingressi e uscite o se è necessario tenerli separati (per esempio con dei relè) per il fatto che i 4 macchinari sono collegati a 4 quadri separati??
Mi piacerebbe anche capire il principio di questa cosa.
Qualcuno sa qualcosa o ancora meglio ha già avuto esperienze al riguardo?
Dato che parliamo di 24V NON puoi collegarrti direttamente ad Arduino (che, al massimo, accetta 5V), quindi, comunque, anche per aumentare l'immunità al rumore, gli ingressi di Arduino li piloterei separatamete con l'uso di 4 fotoaccoppiatori e in uscita, probabilmente, bastano 4 relè che controllano le luci a 24V.
15.5 Utilizzo di Arduino in prodotti per uso "Civile" o "Industriale"
Arduino NON rispetta i requisiti richiesti dalle varie certificazioni per l'uso in ambito civile/industriale/militare etc., pertanto NON deve essere utilizzato per scopi diversi dalla realizzazione di prototipi, test di laboratorio, supporto allo sviluppo, studio e ricerca.
In linea di massima, con Arduino si può fare ciò che si vuole a patto che il tutto rimanga sul tavolo del laboratorio e non lo si colleghi a nessun impianto civile/industriale dove è obbligatorio usare solo parti certificate/omologate (es. l'impianto elettrico di casa).
Mi sembra che siamo ampiamente al di fuori degli usi consentiti per Arduino ed oltretutto si parla di un sistema di sicurezza.
Concordo Marco, ma, in MP, mi ha detto che NON si tratta di macchinari certificati (... saranno macchine fatte da loro? :) e che utilizzerà solo segnali in "bassissima tensione".
Se non mette le mani sui macchinari, non ne altera l'uso, si collega solo in bassissima tensione su entrate/uscite fatte apposta per un controllo remoto, non interagisce con la tensione di rete e si limita a comandare 4 lampeggianti ... mi sembra "tollerabile".
Sono comunque pronto a chiudere il thread se ricevo informazioni che dimostrino un qualche rischio ...
I sistemi di sicurezza delle macchine devono sottostare a delle norme ben precise.
Il fatto che le macchine in questione non siano certificate casomai e’ un aggravante e non una giustficazione per ignorare le normative.
Non sappiamo di che macchine si tratti ma il fatto stesso che integrino un sistema di sicurezza ne indica la potenziale pericolosita’.