Ciao a tutti, sto lavorando ad un nuovo progetto... automazione dell'irrigazione di un terrazzo e conscio dei 1000 problemi che ho avuto con il precedente mi sto muovendo in base a tutti i consigli ad oggi raccolti...
Il dubbio riguarda l'esp8266... nn potendo alimentare l'esp con l'alimentatore a 5v che userò per i relè(altrimenti le masse sono costretto a metterle in comune con arduino...) mi vedo costretto a splittare in due l'alimentazione di arduino... una parte la porto ad arduino e una a l'esp... l'alimentatore usato per arduino sarà (pensavo) un 9v 1A....
Quindi alimentatore 1:5v ai relè
Alimentatore 2: split in due, 9v arduino e 5v esp8266
È l'unico modo oppure al contrario di quello xhe ho detto, mettere la massa della sola esp in comune con quella di arduino nn è un problema?(mi faciliterebbe nn poco :p)
Le masse devono necessariamente essere collegate tra loro, altrimenti manca il riferimento!
Comunque, con una attenta progettazione dei collegamenti, non è indispensabile usare due alimentatori separati. D'altra parte, nessun apparato commerciale a microprocessore ha due alimentatori separati... Quello che è importante è che la corrente assorbita dai relè non provochi cadute di tensione che vadano a interferire con il funzionamento di Arduino, perciò dall'alimentatore devono partire due fili verso i relè e due fili verso Arduino ed è bene mettere un condensatore elettrolitico da circa 1000uF all'arrivo dei 5V.
Datman ... ma perché non leggi le discussioni per intero invece di intervenire dicendo cose che, in questo contesto, sono SBAGLIATE ?
L'alimentazione delle schede relè DEVONO essere separate (nulla in comune, nemmeno le masse) con l'alimentazione della scheda Arduino e suoi sensori ... avremo pubblicato almeno 1000 volte gli schemi corretti (con le due alimetazioni totalmente separate) per evitare almeno le interferenze più comuni quindi ...
NON si può paragonare un apparecchio commerciale con una semplice scheda Arduino collegata ad una volgare scheda relè ... perché, altrimenti, si fa prima a comprare un bell'apparto commerciale, certificato, dotato di tutte le protezioni, gli optoaccoppiatori, ecc. ecc. e che sicuramente NON da problemi.
Leggendo un'altra discussione ho capito che cosa intendevi: non l'alimentazione della scheda a relè, che serve per alimentare le bobine, ma i carichi sugli scambi dei relè non devono avere la massa in comune con la scheda Arduino!
Vedendo lo schema, è chiaro: Arduino accende solo i LED dei fotoaccoppiatori e quelli spia, perciò basta collegare il positivo comune a tutti i fotoaccoppiatori e l'ingresso di ciascuno, che chiuso a massa fa scorrere corrente.